Papa Francesco “attinge” dalla chiesa ambrosiana: nuovo vescovo monsignor De Tolve

Papa Francesco ha voluto come vescovo ausiliare di Roma monsignor Di Tolve. Anima pia da lui tanto stimata presto prenderà a tutti gli effetti il nuovo ru

olo.

Papa Francesco (instagram-riscossacristiana.it)
Papa Francesco (instagram-riscossacristiana.it)

L’elezione dei nuovi vescovi avviene attraverso un processo che coinvolge diverse fasi e attori nella Chiesa cattolica. Sebbene sua santità, nel nostro caso Papa Francesco, abbia un ruolo centrale e di grande importanza in questo processo, non è lui direttamente a eleggere i nuovi vescovi.

Nella circostanza il capo della chiesa è stato ben felice e onorato di promuovere a carica maggiore un uomo straordinario che gode della sua massima fiducia. Lo ha “prelevato” dalla chiesa ambrosiana per porlo come vescovo ausiliare di Roma.

Il suo nome è Monsignor Michele Di Tolve. Classe 1963, da pochi giorni ha compiuto 60 anni, un compleanno da ricordare visto che dopo poco tempo è arrivato la nuova nomina. Un degno curriculum per il pastore che da sempre ha incuriosito Bergoglio.

Papa Francesco vuole accanto a sè monsignor Di Tolve nelle vesti di vescovo ausiliare. Tutta la sua stima per il prelato di Rho.

Vescovo Michele Di Tolve eletto da papa Francesco
Vescovo Michele Di Tolve eletto da papa Francesco(instagram-riscossacristiana.it)

La Chiesa Ambrosiana è caratterizzata da alcune differenze rispetto al rito romano, che è il rito liturgico prevalente nella Chiesa cattolica. Alcune delle differenze includono l’uso del latino antico anziché del latino moderno nella celebrazione della Messa, l’ordine e la disposizione degli oggetti liturgici sull’altare e alcune varianti nei testi delle preghiere e delle formule liturgiche.

Da sottolineare che la Chiesa Ambrosiana è una parte della Chiesa cattolica romana e riconosce l’autorità del Papa. La sua peculiarità risiede nel rito liturgico e nelle tradizioni particolari che sono state sviluppate nel corso dei secoli nella zona di Milano.

Il nuovo vescovo ne era parte integrante ma alla chiamata improvvisa del papa argentino ha obbedito immediatamente. Un affetto reciproco, una fiducia immensa l’uno nell’altro tanto che sua Santità si è espresso così:

«Saluto tutti voi e in particolare monsignor Michele Di Tolve, il vostro Parroco, che conosco da tanti anni e che ringrazio per le sue parole».

Qualcuno gli aveva parlato del grande operato del servo della chiesa, don Michele Di Tolve si distingueva fra tutti e cercava di mettere in pratica gli insegnamenti della Santa Bibbia. Papa Francesco non lo ha mai dimenticato ed è stato felicissimo di accoglierlo nella sua famiglia… l’occasione lo ha fatto “ladro”.