I giovani sono felici in Italia? Cosa succede nel nostro paese

Gioventù e innovazione: la chiave per l’evoluzione della società, protagonisti del cambiamento. Ma i nostri giovani sono davvero felici?

Gioventù insieme
Gioventù insieme per cooperare il futuro (Foto Pixaby – riscossa cristiana)

Spesso si considera che la gioventù sia la speranza del futuro. Rappresentano la prossima generazione che dovrà affrontare sfide e opportunità nel mondo in continuo cambiamento. I giovani portano con sé idee innovative, creatività, energia e passione che possono contribuire al progresso sociale, economico e culturale di una nazione.

Si danno loro molte responsabilità quanto forse la loro realizzazione già avviene ora grazie a si social. L’era degli anta invece ha un approccio completamente diverso. Dal 26 maggio, il Festival della Comunicazione non Ostile che si tiene a Trieste, sta cercando di capire l’orientamento dei giovani e dei loro sogni.

Il festival si è posto come obiettivo comprendere lo stato d’animo dei ragazzi e di come è cambiato il loro modo di comunicare. L’avvento della tecnologia ha fatto passi da giganti e tra loro e i genitori ci sono delle nette differenze. L’adolescenza è nata nell’era della rete, i “patriarchi” di sono trovati catapultati a loro insaputa.

I giovani in Italia sono davvero felici? La risposta e la percezione dei social

Gioventù felice
Gioventù felice (Pixaby – riscossacristiana.it)

E’ importante sostenere i giovani, fornendo loro le risorse e il sostegno necessari per affrontare le sfide che possono incontrare lungo il percorso. Ciò implica garantire un’istruzione di qualità, creare opportunità occupazionali, promuovere l’uguaglianza di genere, incoraggiare l’inclusione sociale e offrire programmi di supporto per lo sviluppo personale e professionale dei giovani.

Da un sondaggio della Global Trends di Ipsos presentata all’incontro si è scoperto che solo il 48% delle persone si sente al sicuro e felice. Un calo ponderale visto che prima della pandemia sfiorava il 70%. Gli under 25 invece hanno risposto di essere sereni al 58%:

“La percezione della felicità da parte delle nuove generazioni è confermata anche dal loro approccio ai social. Mentre noi adulti abbiamo usato Facebook e Twitter principalmente per lo scambio di informazioni, pensieri, opinioni troppo spesso sfociate in polemiche dai toni aggressivi”

Questa sembra essere la prerogativa degli adulti che non vivono appieno la comunicazione via internet:

“I giovanissimi, nel vivere le loro vite digitali, scelgono principalmente di esprimere questa loro felicità, su piattaforme come TikTok o BeReal. Creatività e leggerezza – che non sono però sinonimo di superficialità – risultano quindi due tratti importanti di una generazione naturalmente proiettata verso il futuro e che ha bisogno di guardarlo con ottimismo”.

Social rendono i giovani seren
Social rendono i giovani sereni (pixaby – riscossacristiana.it)

E allora se per i giovani questo tipo di comunicazione non è ostile meglio volgere lo sguardo su di loro, risorsa preziosa per la costruzione di un futuro migliore.