C’è un senso al dolore? Il teologo risponde alla domanda di sempre

L’interrogativo sul dolore alla base delle riflessioni del teologo tedesco Striet che traccia un excursus nella cultura filosofica.

Il dolore ha un significato e perché Dio lo permette? Sono le domande esistenziali che interrogano da sempre l’essere umano.

magnus striet senso dolore libro
Magnus Striet e il libro – riscossacrsitiana.it

Il teologo tedesco Magnus Striet, docente di Teologia fondamentale e antropologia filosofica presso la Facoltà di Teologia dell’Università di Friburgo cerca di fornire risposte ai quesiti che più toccano l’animo umano.

Lo fa nel suo libro Il silenzio di Dio. Desiderio di resurrezione e scetticismo edito da Queriniana appena uscito.

Parte da un’analisi dei questi importanti e profondi interrogativi che l’uomo si è sempre posto fin da ciò che emerge dalla cultura degli antichi greci.

Fuori dall’ambito religioso, la risposta che si davano i lirici greci, come si evince ad esempio da Sofocle nelle tragedie era una visione per cui si considerava fosse meglio non esser mai venuti al mondo.

La sofferenza e l’esistenza del male che affliggono l’umanità da sempre sono temi a cui la filosofia, ma anche la letteratura nel corso del tempo hanno cercato di fornire se non risposte esaustive quantomeno opinioni scaturite da profonde riflessioni.

Da Giobbe a Dostoevskij la ricerca sul senso del dolore

Striet pensa a Giobbe che ha avuto il coraggio di chiedere a Dio il senso del suo dolore costante e duraturo, sul perché viene permesso anche quando è forte.

magnus striet senso dolore libro
La ricerca del senso del dolore – Canva-riscossacristiana.it

La fede presente nel personaggio biblico è assente però in Fedor Dostoevskij o quantomeno vacilla quando nel suo romanzo L’idiota il personaggio del principe Myskin osservando il Cristo morto di Holbien afferma che davanti a ciò che rappresenta quell’opera si può perdere la fede. 

Anche Albert Camus nel suo romanzo La peste attraverso il protagonista che riflette sul dolore dei bambini non trova risposta nella sofferenza degli innocenti se non come un rifiuto del Dio Creatore.

Ne I fratelli Karamazov è sempre Dostoevskij ad avere una visione cupa di nonsense davanti a questi interrogativi esistenziali senza trovare né il significato né una speranza che possa illuminarlo.

La risposta della teologia cristiana

Se il male ha avuto origine dalla ribellione dell’uomo che nel suo libero arbitrio ha agito per orgoglio, come rimarca Striet la risposta, l’unica possibile, quella a cui si arriva con la ragione certamente illuminata dalla fede, è da riscontrarsi nell’Incarnazione, Morte e Resurrezione del Signore Gesù Cristo.

Dio che si fa prossimo all’uomo con la venuta di Gesù sulla terra e la sua presa in carico dei peccati per la redenzione rappresenta la salvezza e nella prospettiva della vita eterna trova “viva la speranza che la sventura di molti un giorno potrebbe essere riconciliata e le lacrime potrebbero essere asciugate”.

magnus striet senso dolore libro
Il dolore degli innocenti – Canva – riscossacristiana.it

Incentrato sul silenzio di Dio il libro di Striet si sofferma sul Sabato Santo, associandolo alla vita presente in cui c’è il dolore e non ancora la fine di questo, ma nell’ottica cristiana c’è la fede e la speranza a dare forza per sostenerlo e placare il desiderio di voler del tutto capire.