Egitto, rinvenuti animali sacri nella necropoli di Saqqara: i dettagli della scoperta lasciano gli archeologi senza parole

Le scoperte archeologiche in Egitto sono di straordinaria importanza per comprendere al meglio quella che è stata una delle civiltà più famose ed innovative al mondo. Il suo passaggio sulla Terra ha lasciato verosimilmente un’impronta indelebile sulla cultura, la storia, l’arte e le scienze. I rinvenimenti ci hanno permesso di scoprire affascinanti dettagli.
Grazie agli scavi è stato possibile riportare in auge una serie di città perdute, tombe, templi e palazzi che hanno consentito di decodificare la vita quotidiana di questo popolo. Gli archeologi si sono concentrati prevalentemente sulla traduzione dei testi sacri, la comprensione dei geroglifici, la mitologia e i rituali religiosi.
Antico Egitto, una delle regioni più importanti al mondo

Ancora oggi sono particolarmente studiate le tecnologie e le abilità degli antichi egizi, come ad esempio nella costruzione delle piramidi. Stiamo parlando di primitive e al tempo stesso straordinari testimonianze della loro intelligenza, di un sistema ingegneristico all’avanguardia e di un’architettura superbamente avanzata per non aver alcuno strumento.
Le scoperte consentono di imparare a conoscere il valore culturale del popolo e di come questo si sia evoluto nel corso del tempo. Risale proprio a qualche settimana fa un incredibile rinvenimento avvenuto nella necropoli di Saqqara: gli archeologi hanno riportato alla luce alcuni animali sacri alla civiltà egizia. Ma scendiamo nel dettaglio!
Scoperti animali sacri a Saqqara

Nello specifico sono stati scoperti veri e propri lavoratori che erano utilizzati per il processo di imbalsamazione. È ben noto a tutti sofisticata veniva utilizzata proprio per preservare il corpo dei defunti che dovevano viaggiare fino all’aldilà. Gli antichi egizi, infatti, credevano nella vita dopo la morte e nella reincarnazione, ragion per cui fare in modo che il corpo si mantenesse intatto era di fondamentale importanza.
A 30 km dal Cairo sorge Saqqara che nel corso di questi anni è stata particolarmente studiata ed è considerata una culla dell’Antico Egitto. Dopo una prima considerazione è stato possibile datare tutto alla 30ª dinastia e dunque al periodo tolemaico. Nei laboratori sono stati trovati dei letti in pietra, dove veniva sistemato il defunto – oltre ad una ricca collezione di ceramiche. Inoltre emerso che all’interno dello stesso venissero imbalsamati anche gli animali.