Don Puglisi, straordinario riscontro in Rai: il documentario sulla sua vita

Don Puglisi, straordinario riscontro in Rai: il documentario sulla sua vita attira oltre un milione di spettatori. Tutta la sua storia

Don Puglisi, la sua storia
Don Puglisi( Foto da Instagram – riscossacristiana.it)

Don Puglisi, conosciuto anche semplicemente come Pino, è stato definito dallo stesso Papa Francesco come un sacerdote esemplare che ha dedicato la sua vita ai giovani. Gran parte del suo percorso è stato al fianco dei ragazzi, cercando con tutte le sue forze di toglierli dalla strada e dalla malavita organizzata.

Nato e cresciuto a Palermo è stato oltre che un presbitero, un grandissimo educatore e un insegnante. Proprio quella malavita organizzata che voleva combattere, ha premeditato e portato avanti il suo assassinio avvenuto nel giorno delle 56º compleanno: il 15 settembre del 1993. Ripercorriamo alcune tappe salienti della sua vita.

La sua vita e il suo operato

Don Puglisi, la sua storia
Don Puglisi con i genitori (Foto da Instagram – riscossacristiana.it)

Come abbiamo accennato in precedenza, è nato nel 1937 in uno dei quartieri periferici della città di Palermo. A 16 anni entra in seminario e pochi anni dopo viene ordinato sacerdote. Ben presto inizia a rendersi conto di voler lavorare con i giovani e di volersi dedicare in tutto e per tutto alla loro educazione. L’obiettivo è quello di tirarli fuori dalla strada ed assicurare loro un futuro migliore.

Il 1970 è un anno difficile per Palermo che si vede divisa tra due importanti famiglie mafiose. Don Puglisi riuscì con un grandissimo lavoro a far riconciliare questi due fazioni. Ricoprì di ruoli molto importanti e ha cercato di combattere la criminalità organizzata, iniziando una sua battaglia personale. Desiderava per i suoi ragazzi una strada diversa.

Rai 1, un milione di telespettatori per Me l’aspettavo – Il sorriso di Don Puglisi

Don Puglisi, la sua incredibile storia
Don Puglisi( Foto da Instagram – riscossacristiana.it)

Con il suo operato e il suo lavoro, il sacerdote provava a far capire ai giovani il rispetto e i valori della legge. Riuscì con non poca fatica ad occuparsi di ragazzi e di bambini che oltre modo sarebbero entrati all’interno della criminalità organizzata. Questa sua missione gli ha causato non pochi “problemi” – volendo usare un eufemismo.

Proprio grazie al documentario trasmesso lunedì 29 maggio da Raiuno, è stato possibile conoscere ancora di più lo straordinario lavoro di Don Puglisi. Il presbitero, infatti, catturò su di sé l’ostilità di molti boss mafiosi che decisero che era il momento di sbarazzarsi di lui. Fu proprio il giorno del suo 56º compleanno che venne assassinato davanti al portone di casa.

Me l’aspettavo – Il sorriso di Don Puglisi è stata un’ulteriore conferma di quanto la Rai sia attenta a personalità così importanti del nostro paese. È vero che oltre 1 milione di telespettatori non hanno potuto fare a meno che ripercorrere il viaggio del sacerdote all’insegna della legalità e dell’aiuto nei confronti dei più indifesi.