San Giustino Martire è inteso come uno dei grandi testimoni dell’avvento del Salvatore del mondo: il martirio per la fede ne è la prova epocale.

San Giustino martire era un filosofo che seguì la vera sapienza nella verità di Cristo. La sua testimonianza di fede si manifestò non solo attraverso la sua condotta di vita, ma anche attraverso gli insegnamenti che professò e difese negli scritti apologetici.
Filosofo di prim’ordine, tanto da essere considerato il patrono della branca, seguì la verità del Risorto offrendo tutta la sua vita a Lui. Nonostante la minaccia di morte, si mantenne saldo nella sua professione di fede cristiana fino sul patibolo della condanna.
Il santo e martire evoca la sua forma di giustizia attraverso uno scritto esemplare intitolato Dialogo con Trifone. La sua voglia di portare per iscritto la sua testimonianza sulla fede nei confronti dell’avvento della vera liberazione nella persona del Figlio di Dio morto e risorto.
San Giustino Martire: la fusione tra fede e ragione, la verità nella filosofia

E’ un’opera scritta di propria mano con un trasporto teologico eccezionali. Passi di un esame approfondito che mette in comunicazione la filosofia e la fede: mai un testo ha rivelato tanta sinergia tra le due scienze così difficile da far andare a braccetto, spalla a spalla.
L’opera è un dialogo filosofico e teologico che si svolge tra San Giustino e un ebreo di nome Trifone. San Giustino affronta e risponde alle obiezioni e alle critiche degli ebrei nei confronti del cristianesimo. Il dialogo si concentra sulle questioni teologiche e sulla relazione tra l’Antico Testamento e la venuta di Gesù il Cristo.
Cerca di dimostrare che il Nazareno è il vero Messia annunciato dalle profezie dell’Antico Testamento e che il cristianesimo rappresenta la compiuta adempimento della Legge e delle promesse divine. Utilizza argomentazioni filosofiche e bibliche per sostenere la sua tesi e per convincere Trifone della verità del cristianesimo.

Il martirio testimonia la sua ferma convinzione e la sua dedizione al Mistero e all’entrata di diritto nel Paradiso dei giusti. La sua vita santa che ha fondato scuole di pensiero anche a Roma, riflette l’influenza della filosofia greca sulla teologia cristiana primitiva.
Verrà decapitato in odore di santità, lascia un importante messaggio:
“Tutto ciò che di bello è stato espresso da chiunque, appartiene a noi cristiani”.