Terremoto Abruzzo 2016, i percorsi religioni aiutano l’economia a risollevarsi. Stanziati circa 50 milioni di euro

La storia dei pellegrinaggi, ovvero viaggi intrapresi per motivi prettamente spirituali e verso luoghi sacri, ha una pratica e un vissuto molto antico. Sono tante le religioni del mondo in cui è presente. Le finalità possono essere delle più disparate: molti fedeli intraprendono un determinato tipo di percorso per sentirsi più vicini alla tradizione religiosa, oppure per compiere un atto di penitenza.
Molti di questi viaggi sono stati anche associati a importanti figure della religione, specialmente se in un determinato luogo vi è accaduto un miracolo. Allo stesso tempo occorre sottolineare anche il significato culturale e storico. Proprio per questo motivo, oggi, parleremo dei pellegrinaggi dell’Abruzzo che stanno acquistando sempre più risonanza nella regione terremotata.
Terremoto in Abruzzo, il sisma del 24 agosto 2016

Occorre fare un passo indietro e ricordare purtroppo del terribile terremoto che ha colpito Accumoli la notte del 24 agosto 2016. Pochissimi secondi di inferno che hanno squarciato in due la città. Coinvolte anche Norcia e Amatrice. Molteplici le vittime di quelle disastro: se ne contano solo 237 ad Amatrice e 51 ad Arquata. Ingenti i danni ad edifici pubblici, strade, beni culturali della regione.
Ed è proprio per questo motivo che oggi vogliamo parlarmi dei fondi stanziati (circa 50 milioni) per valorizzare e finanziare i cammini religiosi. È stato spiegato, infatti, che queste realtà sono caratteristiche di questi territori, le Marche così come l’Abruzzo. Questo modo sarà fondamentale per riprendere le attività e quindi dare uno scossone all’economia degli alberghi e dei ristoranti.
Come rivalutare al meglio il territorio grazie ai percorsi religiosi

Parleremo adesso di due importanti pellegrinaggi: il primo è il Cammino dei Cappuccini che si estende da Fossombrone fino ad Ascoli Piceno. Sono previste circa 17 tappe e le prime attestazioni di questo cammino risalgono nelle Marche durante la prima metà del ‘500. È possibile decidere di affrontarlo tutto insieme oppure di suddividerlo in due o tre parti. Occorre anche sottolineare che un sentiero molto impegnativo con importanti sali e scendi e dislivelli.
E ancora, il Cammino delle Terre Mutate: consta di circa 14 tappe e vengono percorso e ben quattro regioni. È un viaggio che collega l’Umbria, Lazio, le Marche l’Abruzzo. Si passa anche da Norcia e da Amatrice e il nome “terre mutate” fa proprio riferimento alle città che hanno avuto il coraggio e la forza di rialzarsi e di raccontare la loro rinascita dopo il terribile terremoto.