La Chiesa rompe il silenzio e arriva un importante comunicato del vescovo a ridosso della presunta apparizione del 3 del mese a Trevignano.
Si protrae da 7 anni la storia delle presunte apparizioni della Madonna a Gisella Cardia, il cui vero nome è in realtà Maria Giuseppa Scarpulla, nella cittadina di Trevignano Romano nei pressi del Lago di Bracciano.

Negli ultimi 3 mesi la vicenda ha avuto un eco mediatico clamoroso a seguito delle proteste dei cittadini trevignanesi stanchi di una situazione dai risvolti a tinte fosche.
Secondo la presunta veggente, che afferma di essere una mistica, la Madre di Dio le apparirebbe di frequente e il 3 di ogni mese nella località Campo delle rose vicino al Lago di Bracciano avverrebbe l’apparizione durante un incontro di preghiera in cui darebbe un messaggio per la cerchia dei fedeli.
La donna racconta di fenomeni soprannaturali di ogni tipo che sarebbero accaduti alla sua persona e attorno a lei, dalle stigmate nel periodo della Passione del Signore, alla bicolazione, la moltiplicazione del cibo, oltre a diverse statue e quadri della Madonna e di Gesù da cui sarebbero usciti sia lacrime che sangue.
Ma sono numerose le testimonianze di ex fedeli che hanno presentato regolari denunce alla polizia nei suoi confronti per truffa e plagio, che hanno anche invocato l’intervento del Papa per fermare la continuazione di tutto questo.
Per valutare il fenomeno che ha coinvolto negli anni un pò di gente, con risalto anche all’estero, il nuovo vescovo di Civita Castellana, la diocesi a cui appartiene la Scarpulla, Marco Salvi, ha istituito una Commisione previa al fine di fornire un giudizio in merito.
Il comunicato del vescovo: “non si organizzino incontri”
Sottolineando che i tempi della Commissione sono lunghi perchè richiedono un’adeguata ponderatezza, il vescovo Salvi ha però redatto un comunicato in cui a chiare lettere invita a non partecipare ai raduni di preghiera organizzati dalla presunta veggente.

“In base ai primi orientamenti a cui è giunta la Commisione, tenendo conto della prudenza secolare della Chiesa in casi come questo, si sconsiglia ai fedeli di partecipare a tali eventi, fino al pronunciamento definitivo da parte della preposta autorità”, questo il contenuto saliente del comunicato.
Precisa inoltre “non si organizzino incontri pubblici (siano essi di preghiera e/o catechesi) che diano l’impressione o la certezza che la Chiesa abbia autenticato i fatti di Trevignano”.
Sono parole forti e chiare che lasciano intendere quale possa essere il pronunciamento definitivo. In questi casi la Chiesa valuta con attenzione e a fondo partendo per prima cosa dall’analisi dei messaggi che la Madonna avrebbe dato, che devono essere in sintonia con il Vangelo e la dottrina cattolica.
Altro elemento fondamentale è la valutazione della personalità del veggente, analizzando il suo modo di porsi e ponendo come elemento centrale che ci sia un atteggiamento di vera umiltà, senza la quale difficilmente i fatti possono venire da Dio.
Come spiegato dai teologi ed esperti della Pontificia Accademia Mariana Internazionale (PAMI), fenomeni di questo tipo possono avere diverse origini.

Possono essere autentiche e venire da Dio, ma possono anche esser frutto di psicopatologie e/o truffe lucide architettate dagli interessati, oppure, esser causate dall’azione del maligno per cui in quel caso si parla di fenomeno praeternaturale e non supernaturale.