Addio a Philippe Pozzo di Borgo:” Quasi amici” era ispirato alla sua vita straordinaria

 Philippe Pozzo di Borgo: un eroe di vita che ha toccato i cuori di milioni di persone. l’amicizia intrapresa con un assistente ispirerà un film di grande commozione.

Philippe Pozzo di Borgo tetraplegico
Philippe Pozzo di Borgo muore a 72 anni (foto da Youtube-riscossacristiana.it)

Philippe Pozzo di Borgo, l’imprenditore francese tetraplegico, ci ha lasciati a soli 72 anni. Forse il nome non dirà più di tanto ma basta nominare un film che subito prenderà forma nella nostra mente. Quasi amici è il successo che ha portato alla luce il suo caso.

La sua storia di coraggio e speranza, raccontata nel libro “Le second souffle“, ha ispirato il film del 2011 che è diventato un successo mondiale al botteghino. Nel film, Philippe è stato interpretato in modo magistrale da Omar Sy, l’attore franco-senegalese che poi ha conquistato il pubblico con il ruolo principale nella serie TV “Lupin”.

La storia di Philippe Pozzo di Borgo ha toccato profondamente il cuore di persone di tutto il mondo, cambiando la vita non solo sua, ma anche di tante altrevulnerabili e fragili. La sua forza interiore e la sua determinazione nel superare le sfide della vita sono state una fonte di ispirazione per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo attraverso il libro e il film.

Philippe Pozzo di Borgo ci lascia: la sua impronta indelebile è stata grazie al film Quasi amici

Philippe Borgo di Pozzo con l'assistente Abdul
Philippe Borgo di Pozzo con l’assistente Abdul (foto da youtube-riscossacristiana.it)

Dopo un terribile incidente di parapendio nel 1993, Philippe è diventato tetraplegico, ma non ha mai perso la sua volontà di vivere pienamente. La sua amicizia insolita con Abdel Yasmin Sellou, il suo improbabile assistente interpretato da Omar Sy nel film, ha dimostrato il potere dell’empatia e della connessione umana al di là delle barriere fisiche e sociali.

Negli anni successivi, Philippe si è impegnato come testimonial dell’associazione “Soulager mais pas tuer” (“Alleviare, non uccidere”), combattendo attivamente contro i progetti di legalizzazione dell’eutanasia in Francia. La sua testimonianza ha fornito una voce autentica per coloro che vivono la disabilità.

Il suo target era quello di promuovere la dignità della vita e la consapevolezza dell’importanza di alleviare le sofferenze senza ricorrere all’opzione estrema dell’eutanasia. Ha lasciato un’impronta duratura nel mondo, ispirando milioni di persone a vivere con coraggio, compassione e speranza.

Una scena del film Quasi amici
Una scena del film Quasi amici (foto da Instagram-riscossacristiana.it)

La sua eredità continuerà ad essere un faro di luce per coloro che lottano con le proprie sfide personali. Oggi piangiamo la sua perdita, ma celebriamo anche la sua straordinaria vita e il suo impatto positivo su quella di tante persone.