Il Dio è amore: tenere la porta aperta per accogliere tutti è ciò che ruota intorno alla Trinità. Oltre le barriere eletti/non eletti, è sfida per le nostre comunità.

Il Papa pone domande e appelli alla coscienza dei credenti durante la sua catechesi dell’Angelus del 4 giugno, in occasione della Solennità della Santissima Trinità. Egli riflette sul dialogo di Gesù con Nicodemo e sottolinea l’importanza di testimoniare Dio come amore e vivere le comunità come luoghi accoglienti e di comunione.
Il Papa presenta l’immagine di una famiglia riunita a tavola come simbolo della Trinità e invita i fedeli a condividere l’amore di Dio attraverso la Messa eucaristica. Egli richiama l’importanza del segno della croce come gesto semplice che ci ricorda l’amore di Dio e ci impegna a testimoniare questo nelle nostre famiglie e comunità.
Il segno della croce è un gesto liturgico e devozionale comune nella tradizione cristiana, particolarmente nella Chiesa cattolica. È eseguito facendo un movimento con la mano destra, toccando prima la fronte, poi il petto o il cuore, quindi la spalla sinistra e infine la spalla destra, formando una croce immaginaria sul proprio corpo.
Dio-amore che smuove la vita: l’immagine di una famiglia riunita è impressa nella Trinità

Il gesto ha diversi significati simbolici: rappresenta la fede cristiana nella Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. Toccando la fronte, si menziona il Padre; il petto o il cuore rappresenta il Figlio; la spalla sinistra e poi quella destra rappresentano lo Spirito Santo.
Esprime l’identità cristiana, si afferma pubblicamente la propria appartenenza e si riconosce la centralità della croce nella vita e nella salvezza. Richiama la redenzione di Cristo, toccando il petto, si fa riferimento al cuore che è stato toccato e trasformato dalla grazia salvifica di Cristo.
Il segno della croce chiede la protezione di Dio nelle proprie azioni e nella propria vita quotidiana È una forma di adorazione e una manifestazione esterna della propria fede interiore. Il succo della Trinità è espressione della famiglia e della casa:
“Sì, possiamo pensare Dio così, attraverso l’immagine di una famiglia riunita a tavola, dove si condivide la vita. Del resto, quella della mensa, che allo stesso tempo è un altare, è un simbolo con cui certe icone raffigurano la Trinità. È un’immagine che ci parla di un Dio comunione. Padre, Figlio, e Spirito Santo: comunione.”

Il Papa conclude la sua catechesi pregando affinché la Chiesa sia vissuta come una casa dove l’amore familiare è praticato. Infine, rivolge un saluto speciale all’Arma dei Carabinieri in occasione della loro festa e li ringrazia per la loro vicinanza alla popolazione.