Carlo Verdone, il regista non trattiene l’emozione. Messaggio commosso per il grande amico Francesco Nuti. Le sue parole

Una notizia che ha rattristato, senza alcun dubbio, i più: la scomparsa dell’attore e regista Francesco Nuti è stata un fulmine a ciel sereno. Produttore cantante italiano, ha esordito poco più che adolescente con piccole spettacolo inediti. Impiegato come operai tessile, proseguì con la sua passione, fin quando negli anni ’70 arriva la svolta che a piccoli passi lo consacra sulla scena.
Oggi, nel giorno della sua scomparsa, Carlo Verdone ha speso parole di affetto e stima. Ha ricordato il suo immenso talento, la sua professionalità e quel suo essere così versatile dentro e fuori la scena. Un compagno di lavoro generoso – queste le parole usate dal regista romano. Un messaggio di stima profonda. Un’amicizia sincera e leale.
Francesco Nuti, la sua carriera artistica

Nato e cresciuto a Firenze, di Nuti si ricordano inizialmente le umili origini: padre barbiere e madre presumibilmente casalinga. Dopo i primi anni si trasferisce a Prato, dove dopo la maturità viene assunto come operaio in fabbrica. Gli anni ’70 – come accennato in precedenza – rappresentano in qualche modo la svolta. Entra nel trio comico dei Giancattivi.
Fa il suo esordio al cinema nel 1981 e iniziano così anche le sue prime avventure alla regia. Il talento di Nuti è innegabile. Straordinario. Si aggiudica, durante la sua carriera importanti riconoscimenti quali il David di Donatello e il Nastro d’Argento. Settembre 2006: Francesco ha un brutto incidente domestico che lo porta al coma. Tanti gli anni di assenza dalla televisione. Poche le presenze successive alla riabilitazione.
Le parole di Carlo Verdone a poche ore dalla scomparsa

A ricordarlo nel giorno della sua scomparsa, il 12 giugno, è anche Carlo Verdone. Amici, colleghi, fratelli di molte avventure. Il regista italiano non ha potuto esimersi dall’omaggiarlo con parole di affetto e di stima. Sarai sempre nei miei migliori ricordi – così scrive l’attore. Entrambi a capo di una rivoluzione importante. Entrambi comici straordinari.
Grande dolore, grande nostalgia – le parole conclusive di Verdone. I due si conobbero negli anni’80 a Torino. Li unì un progetto comune. Da un progetto nacque un’amicizia e da quell’amicizia, un legame che sarà No Stop.