La vocazione dei diaconi permanenti: un impegno di vita nella Chiesa, testimoni di carità e servizio. Il cardinale De Donatis elogia il loro operato.

Figure di collegamento tra la chiesa e la comunità: i diaconi permanenti svolgono la funzione di aiuto e tramite. Sono è di grande importanza e comprendono diversi compiti e responsabilità. Da premettere che sono uomini sposati o celibi che hanno ricevuto il sacramento dell’Ordine sacro.
A differenza dei diaconi transitivi, che ricevono l’ordinazione diaconale come fase di preparazione al sacerdozio, i diaconi permanenti intendono servire come diaconi per tutta la vita e non cercano l’ordinazione sacerdotale. Partecipano attivamente alla liturgia della Chiesa.
Possono proclamare il Vangelo, predicare, presiedere al battesimo e al matrimonio (se delegati dal vescovo), distribuire l’Eucaristia, assistere al matrimonio come testimoni della Chiesa e presiedere a funzioni liturgiche come la benedizione dei matrimoni, dei funerali e delle preghiere.
Il servizio caritativo dei diaconi permanenti: risposta alla chiamata di Cristo

Sono chiamati ad essere testimoni autentici di carità e servizio. Possono svolgere diverse attività, come l’assistenza ai poveri, agli ammalati, agli anziani, ai carcerati e ai bisognosi. Il loro servizio può anche includere il coordinamento di programmi di aiuto sociale e l’organizzazione di iniziative caritative.
Il cardinale Angelo De Donatis, vicario del vescovo di Roma, si rivolge ai diaconi permanenti, definendoli “testimoni autentici di carità” e sottolineando l’importanza del loro servizio nella Chiesa. Fa riferimento al primo miracolo di Gesù alle nozze di Cana per evidenziare il servizio nella Chiesa.
Il vicario del vescovo di Roma, avverte i diaconi permanenti di non considerare il loro ruolo come un privilegio o un modo per comandare, ma come un servizio umile agli altri. Prima della celebrazione, si è tenuto un momento di riflessione e testimonianza sul ruolo dei diaconi come custodi del servizio nella Chiesa.
Il vescovo Luca Brandolini, coinvolto nell’istituzione del diaconato permanente a Roma, ricorda le iniziali preoccupazioni dei vescovi riguardo a questo ministero, ma sottolinea che il Concilio Vaticano II ne ha riconosciuto l’importanza.
Il loro servizio è essenziale, è un ponte nel cammino quotidiano tra i fedeli e la casa di Dio.

Il vescovo ausiliare Paolo Ricciardi sottolinea l’importanza di ascoltare il Signore nella manifestazione eucaristica e riconosce una crescita nella diocesi di Roma grazie alla presenza dei diaconi permanenti.