Don Giovanni Giampietro: un missionario “fidei donum” tra i poveri e gli esclusi

La testimonianza di speranza di Don Giovanni Giampietro: parola, solidarietà, dialogo. Vita di dedizione per i poveri.

Parola di Dio
Vangelo (foto da pixabay-riscossacristiana.it)

Ha dedicato oltre 50 anni della sua vita ad annunciare la gioia del Vangelo a Hong Kong, don Giovanni Giampietro è stato un missionario Pime “fidei donum”.  Nato il 31 marzo 1934 a Marsicovetere, è stato ordinato sacerdote nel 1958. Tre verbi possono caratterizzare il suo ministero missionario: custodire, portare e accogliere.

Il missionario ha custodito la tradizione della Chiesa, portando con sé l’esperienza di fede della sua comunità. Allo stesso tempo, ha accolto la ricchezza della diversità del popolo che lo ha ospitato. Ha dedicato il suo tempo, le sue energie e la sua mente per annunciare la Parola di Dio.

Non è stato un operatore del Vangelo solitario, ma ha agito in nome e per conto della Chiesa che lo ha inviato. Ha fatto una scelta preferenziale per i poveri e gli esclusi, vivendo tra loro e compiendo un’azione pastorale volta a diffondere i valori evangelici di solidarietà, amicizia e dialogo.

La vita di dedizione di Don Giovanni Giampietro: testimone dell’amore di Cristo tra i poveri

città orientale
Hong-Kong (foto da Pixabay-riscossactistiana.it)

Don Giovanni faceva parte del Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere), un’organizzazione che forma e invia missionari in tutto il mondo sin dal 1850, creando un ponte di amicizia tra i popoli. Come missionario “fidei donum”, ha incarnato il mandato evangelico di andare fino agli estremi confini della terra, sia geografici che umani.

La sua missione, a Hong Kong, ha visto molte persone aspettare da lui la parola del Vangelo, che porta speranza, gioia, perdono, misericordia e tenerezza. Don Giovanni ha donato la sua vita per servire gli altri e ha lasciato un’impronta significativa nel luogo ove ha vissuto per tanti anni.

L’11 giugno ha lasciato la sua amata comunità, ritornando al Padre. La sua vita è stata un esempio di dedizione e impegno missionario, e la sua memoria sarà sicuramente custodita da coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di essere toccati dalla sua testimonianza.

La sua volontà si è concentrata sulla custodia della tradizione della Chiesa, portando con sé l’esperienza di fede della sua comunità di origine. Ha anche accettato la diversità del popolo che lo ha ospitato, cercando di comprendere e valorizzare le culture locali.

città orientale
Hong Kong (foto da Pixabay-riscossacristiana.it)

Attraverso l’azione pastorale, ha cercato di diffondere i valori di solidarietà, amicizia e dialogo, incoraggiando la collaborazione e la costruzione di relazioni fraterne nella comunità. La sua missione non si limitava solo all’annuncio della Parola di Dio, ma comprendeva anche l’offerta di speranza, gioia, perdono, misericordia e tenerezza a coloro che ne avevano bisogno.