Brotnjo e Medjugorje: archeologia e scoperte storiche nel territorio dell’Est

Brotnjo e Medjugorje: archeologia e scoperte storiche nel territorio dell’Est, pietre tombali e necropoli sotto il dominio ottomano.

Età antica
Tombe antiche (foto da Instagram-riscossacristiana.it)

L’archeologia prende il sopravvento in alcune località dell’Est europeo. Le grotte presenti sul territorio di Brotnjo e della parrocchia di Medjugorje, fa supporre che, l’uomo, abitasse già in quest’area all’inizio dell’età della pietra. Da allora, a quella più recente, sono state trovate prove materiali dell’esistenza di una cultura e civiltà pre-illirica.

Nell’età del bronzo, compaiono le tribù illiriche. Alcuni oggetti di rame rinvenuti in questa zona testimoniano della loro intensa attività quotidiana. In questo periodo, si trovano anche insediamenti situati in luoghi elevati, talvolta circondati o delimitati da doppie mura.

Oltre agli insediamenti, i resti più evidenti della civiltà illirica sono le tombe di dignitari dell’epoca, numerose nel territorio di Brotnjo e anche nella parrocchia di Medjugorje. Nel II secolo a.C., i Daorsi entrano in contatto con i Romani e insieme combattono contro la tribù illirica dei Dalmati.

Dall’età della pietra all’epoca romana: tracce del passato di Brotnjo e Medjugorje

Età illirica
Oggetti in rame (foto da Instagram-riscossacristiana.it)

Inizialmente, Brotnjo faceva parte della provincia illirica della Dalmazia, il cui centro amministrativo era a Salona, vicino a Spalato. Le iscrizioni funerarie in lingua latina dimostrano la presenza di legioni e coorti nel territorio di Brotnjo e la presenza di veterani romani.

Dell’epoca romana rimangono i resti di strade costruite nel III secolo. Sono stati rinvenuti anche numerosi resti funerari dell’epoca romana, oltre a molti oggetti di uso quotidiano. Il ritrovamento più importante dell’epoca romana nel territorio di Medjugorje si trova nel cimitero cattolico di Miletina, dove sono presenti i resti di alcune costruzioni con mattoni romani, ma le ricerche finora condotte non sono state esaustive.

A partire dalla fine del VI secolo, i Croati si stabilirono in queste zone. Brotnjo costituiva un’unica comunità politico-territoriale guidata dal capo tribù. Brotnjo faceva parte del territorio di Humska, che nel 1322 apparteneva allo stato bosniaco.

Dei periodi medievali, le tracce più note delle civiltà che vivevano in queste zone sono le pietre tombali, un vero e proprio simbolo autoctono. L’Erzegovina, per il numero e le dimensioni delle necropoli, la ricchezza degli ornamenti e la bellezza e il valore artistico delle pietre tombali, prevale rispetto ad altre aree presenti oggi in Croazia e Bosnia-Erzegovina.

impronta secolare
Brotnjo e Medjugorje archeologia (foto da Pixabay-riscossacristiana.it)

Anche a Brotnjo ci sono molte necropoli e pietre tombali, così come nel territorio di Medjugorje. Alcune di queste pietre tombali risalgono all’XI secolo. Il territorio di Medjugorje è un sito archeologico a cielo aperto, oltre che il luogo delle apparizioni mariane anche se ancora non riconosciute dalla chiesa.