Iran: le condanne a morte aumentano, 10 in una settimana

In una sola settimana sono stati ben 10 i detenuti giustiziati in Iran: la pena capitale è una pratica sempre più diffusa.

La Repubblica islamica che governa l’Iran mostra tutto il suo volto spietato. È quanto denunciano diverse Ong che rivelano quanto siano in aumento le condanne a morte nel Paese.

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Condanne a morte in Iran – Canva – riscossacristiana.it

Secondo i dati forniti da Amnesty International lo scorso anno le esecuzioni capitali sono state oltre 600. Un numero enorme che non stupisce se si considera che nella settimana che va dal 2 al 10 giugno in corso sono state 10 le vittime.

Iran Human Rights calcola che dal 2010 fino ad oggi ci sonon state 7264 condanne a morte eseguite tra cui 192 donne e 68 minori.

Sono dati che suscitano sgomento tanto che Volker Turk, l’Alto commissario dell’ONU per i diritti umani, ha manifestato il suo sconcerto definendo allarmante il numero di esecuzioni che avvengono ormai quotidianamente.

Il Paese risulta il secondo al mondo per numero di esecuzioni capitali dopo la Cina in cui avvengono ogni anno oltre 1000 condanne a morte eseguite.

Non sono poche le sanzioni internazionali che ha ricevuto la Repubblica islamica, ma la pratica non accenna a fermarsi.

Detenuti giustiziati: storie conosciute e meno note

Ha destato molto clamore la storia di Masha Amini, la studentesssa ventiduenne curda uccisa perché non portava il velo nel modo corretto quando si trovava in custodia presso la polizia definita “morale”.

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Masha Amini – riscossacristiana.it

Le accuse più comuni che portano alla pena di morte sono “corruzione sulla terra” o “oltraggio alla religione”. Jafar Mohammadpour e Ghobad Farhadpour sono stati impiccati per il reato di spaccio di droga.

La stessa sorte per lo stesso crimine è toccata a Saeed Nasiri e Masoud Sasani mentre Hamed Yavari è stato giustiziato per l’omicidio della sorella.

 Amir Mehdi invece, accusato di corruzione attraverso la promozione della prostituzione è stato impiccato pubblicamente davanti ai suoi concittadini che hanno girato un video diventato orribilmente virale sul web.

La teocrazia sciita è a capo della Repubblica islamica sanzionata anche per il suo programma nucleare e per la vendita di armi alla Russia nel conflitto in corso con l’Ucraina.

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bandiera dell’Iran – Facebook – riscossacristiana.it

Il ministro degli esteri Antonio Tajani nel suo discorso alle commissioni riunite di Camera e Senato riguardo gli esiti del Consiglio Affari esteri UE qualche settimana fa ha affermato: “insieme all’Europa teniamo la linea dura attraverso l’inasprimento delle sanzioni, dobbiamo continuare a lavorare sulla sicurezza nucleare e sul piano del rispetto dei diritti umani”.