Chiesa del Gesù, una perla nel cuore della città di Perugia: origini e storia dell’edificio di culto. Tutti gli straordinari dettagli interni

La chiesa del Gesù è uno dei luoghi di culto per eccellenza della città di Perugia: situata nella suggestiva Piazza Matteotti, al tempo della costruzione soprannominata Sopramuro. Attualmente l’intera struttura viene ad occupare tutta una zona che era delle chiese di Sant’Andrea e della compagnia del San Salvatore.
Per quel che riguarda l’inizio della costruzione, dobbiamo fare un salto nel tempo al 1562 quando il cardinale Fulvio della Corgna commissionò i lavori a Giovanni Tristano, famoso architetto gesuita. Nel corso degli anni ha subito numerosi lavori di ristrutturazione e restauro, nonché un importante ingrandimento nel 1620 che vide l’aggiunta della crociera.
La bellezza degli oratori

Il 1775 segna un anno molto importante: cessa di esistere la Compagnia di Gesù e la chiesa viene affidata definitivamente ai Barnabiti. Durante questo importante passaggio, si scelse di fare delle modifiche interne; questo vuole significare che molte opere conservate al suo interno furono destinate a Roma. I Barnabiti furono a capo fino al 2019, anno in cui è stata affidata all’arcidiocesi di Perugia e di Città della Pieve.
Senza alcun dubbio la chiesa conserva alla sua interno degli affreschi straordinari: edificata in pieno stile barocco, notiamo al suo interno una vasta decorazione in cui primeggia il colore dell’oro. Gli altari e sono stati costruiti in legno e con colonne corinzie: vengono rappresentati, inoltre, alcune delle gesta di Sant’Antonio da Padova e San Giuseppe.
Il dipinto della Chiesa del Gesù benedetto dal Papa

Ma non è tutto: al suo interno vi è un famoso quadro, il Sacro Cuore di Gesù realizzato dal maestro Pietro dei servi e che venne benedetto da Papa Leone XIII. Si tratta di un’opera che vide un mezzobusto di Gesù particolarmente apprezzato dai fedeli e dagli abitanti di Perugia che sono soliti ammirare e venerare la tela.
Una tradizione della città di Perugia vede proprio i fedeli, in particolare le famiglie con i bambini per correre l’intera navata e avvicinarsi all’immagine sacra in segno di rispetto. Ci si riunisce e ci si raccoglie in adorazione al suo cospetto per chiedere protezione, la stessa che chiese l’attuale custode Mauro Angelini quando era bambino.