San Galgano: alla scoperta di una storia nascosta negli scavi, visione di un progetto per proteggere e valorizzare il patrimonio culturale.

“Gli scavi di San Galgano sono di immane importanza”, così lo sottolinea il professore Marco Valente docente di archeologia medievale presso l’Università degli studi di Siena. Il professore, grande appassionato, ha preso a cuore la famosa Abbazia denominata chiesa senza tetto.
Nella località adiacente a dove insegna, proprio qui si conserva la spada nella roccia di Montesiepi. E’ divenuto una grande attrattiva a livello mondiale per il fatto di appartenere ad una nota leggenda. Nel mezzo della chiesa, protetta da un vetro, appare distintamente un enorme roccia con dentro infilata una spada.
Per quanto concerne lo stato di avanzamento per il team degli operatori, che comprende anche il docente universitario, la situazione va oltre la semplice campagna aperta degli scavi. Per la quinta volta sono arrivati i fondi usati per la zona archeologica del sito.
San Galgano: l’importanza della competenza nella ricerca archeologica per una conoscenza approfondita del passato

Il professore Valente spiega che il cantiere edilizia ha un aspetto economico e commerciale molto elevato. Non è mai abbastanza l’investimento nelle strutture antiche che parlano dei nostri avi di e della storia. I lavori hanno avuto inizio nel 2019 come asserisce il docente.
Specifica che, finora, sono state operate 1240 ore di lavoro per un totale di 150 giorni. Si tratta della scoperta di una città monastica che fornisce maggiori spiegazioni su quello che noi consideriamo una semplice Abbazia. Gli scavi hanno portato alla luce tante scoperte ma ancora c’è molto da fare.
La famosa Abbazia di San Galgano è un fiore all’occhiello dell’architettura toscana. In molti occorrono a vederla in prima fila tanto è suggestiva. Un museo a cielo aperto come di solito vengono definite queste opere.
La fortuna dell’università è stata quella di trovare pieno appoggio del comune per cercare di portare avanti la valorizzazione del patrimonio storico. Il progetto offre nuove prospettive sulla cultura del sito protagonista di scoperte eccezionali.

Una delle preoccupazioni maggiori è quella di non tenere a bada un surplus turistico. Infatti non tutti rispettano il monumento durante la visita ed è fondamentale cercare di attutire, quanto più possibile, gli impatti delle persone. Tutto viene operato perché San Galgano esca fuori nella sua totale bellezza, cuore storico dell’abbazia della città.