Spei Satelles, il primo satellite della Santa Sede: un ponte di collegamento tra scienza e fede

Spei Satelles, il primo satellite della Santa Sede: un ponte di collegamento tra scienza e fede.

Spei Satelles, il primo satellite della Santa Sede
Papa Francesco (Foto da Instagram -riscossacristiana.it)

Sembrerà paradossale, ma oggi vogliamo parlarmi della prima missione spaziale predisposta dalla Santa Sede: si tratta di Spei Satelles, ossia un satellite italiano mandato in orbita. Il progetto tende a sottolineare quello che è il difficile rapporto tra scienza e fede, o meglio quello che è stato. A gestirne i lavori è stato il segretario del Dicastero per la comunicazione che ha coinvolto l’Agenzia Spaziale Italiana.

Ambizioso progetto che ha visto il coinvolgimento degli studenti del politecnico di Torino. All’interno del satellite è stato inserito il libro di Papa Francesco e di conseguenza questa missione vuole essere come un messaggio di speranza inviato nello spazio. Si vuole portare alla memoria un evento che ha riguardato il Sua Santità in prima persona: la Statio Orbis del 27 marzo 2020.

Il progetto della Santa Sede

Il satellite della Santa Sede
Papa Francesco (Foto da Instagram -riscossacristiana.it)

Con Statio Orbis si intende uno dei momenti più alti vissuti dalla nostra chiesa: è il 27 marzo 2020, tutto il mondo vive un profondo stato di terrore e di paura. Siamo in pieno lockdown, i casi di COVID -19 si diffondono con estrema velocità. Sul sagrato della basilica di San Pietro si affaccia un emozionato Papa Francesco che presiede e raccoglie in preghiera tutta l’umanità.

Il progetto nasce per ricordare questo momento che rimarrà per sempre impresso nella memoria collettiva di ognuno di noi. All’interno del satellite, infatti, è stato mandato il libro delle preghiere del Santo Padre. Quale vuole essere lo scopo di questa missione? È molto semplice: instillare la speranza e la fede in ognuno di noi, proprio attraverso le parole del Papa. 

Spei Satelles, un messaggio speranza

Il satellite della Santa Sede
Satellite (Foto da Canva -riscossacristiana.it)

Come si accennava in precedenza, questo progetto vede il coinvolgimento del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, insieme all’Agenzia Spaziale Italiana che ha collaborato con gli studenti i ricercatori del Politecnico di Torino, nello specifico del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e aerospaziale. Con questa iniziativa si vuole finalmente concretizzare ancor di un ponte di collegamento tra scienza e fede.

Uno degli aspetti più belli più particolari di questa missione consiste nel fatto che milioni e milioni di persone, da tutte le parti del mondo, hanno aderito all’iniziativa iscrivendosi al sito e simbolicamente “salendo a bordo” lanciando anche loro un messaggio di speranza e di misericordia sulla Terra.