Il presidente Mattarella richiama l’attenzione sulle condizioni di vita dei detenuti

Il presidente Mattarella richiama l’attenzione sulle condizioni di vita dei detenuti. Urge una nuova proposta legislativa che salvaguardi le loro vite e la loro dignità.

preso in custodia
Carcerato (foto da Instagram-riscossacristiana.it)

E’ un discorso positivo quello impostato dal presidente Sergio Mattarella sulle condizioni delle carceri in Italia. Il target sono soprattutto chi ci convive per anni interi in condizioni non certo dignitose. . La protezione dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale è un tema di grande rilevanza.

Il capo dello stato ha preso a cuore le richieste dei detenuti e della loro impossibilità di realizzare un vero percorso di reinserimento per via di una colpa. La voglia di rivalsa sul proprio cattivo esempio prevale, ma non sempre ci sono i mezzi perché ciò accada.

E’ arrivata in Parlamento la relazione annuale sulla considerazione della situazione penitenziale in Italia. Fa vece il garante Mauro Palma il quale promette migliorie per quanto concerne i detenuti. E’ cchiaro che il trattamento umano deve essere messo al primo posto.

Il Presidente Mattarella ribadisce l’importanza del rispetto della dignità nelle carceri

parole contro la detenzione
Capo dello stato (foto da Instagram-riscossacristiana.it)

Per costruire una società, il cui futuro sia assicurato e rivolto alla giustizia e alla pace, bisogna volgere lo sguardo anche nelle carceri. La riabilitazione di chi ha sbagliato si rende necessario. L’inclusione deve diventare un must soprattutto per chi vuole riscattare dai propri errori.

I dati i giugno mostrano che le pene ergastolane sono diminuite di molto come anche la detenzione degli stranieri. In molti scontano pene brevi che vanno da 1 a 3 anni.  Altri arrivano anche fino a 10 anni ma possono uscire qualche tempo prima per buona condotta.

Un fatto eclatante è la conferma che avvengono molti suicidi dietro le sbarre. Tanti carcerati non sopportano la reclusione e trovano ogni escamotage per togliersi la vita. Fino ad oggi il numero è arrivato a 30. Un altro punto su cui riflettere è il 41 bis:

«È tempo di aprire un chiaro confronto sul regime speciale» del 41bis, per valutare la sua funzione necessaria per l’interruzione di connessioni, collegamenti e ordini tra le varie organizzazioni criminali.”

cancello carcere
Carcere (foto da Instagram-riscossacristiana.it)

Così ha dichiarato il garante. Si è pronunciato anche sulle Rems ossia sui rei folli. In pratica si tratta di detenuti che sono colpevoli ma hanno seri problemi mentali. Trovare un’adeguata sistemazione si rende urgente. Le strutture non trovano compatibilità con le loro patologie.

Il carcere deve cambiare mentalità; non più come una “condanna a morte” ma come possibilità di un nuovo inizio.