40 anni fa l’inizio del processo a Enzo Tortora: memoria di un’ingiustizia

40 anni fa l’arresto di Enzo Tortora: un caso che ha scosso l’opinione pubblica. La storia di innocenza e lotta per la giustizia.

Presentatore televisivo
40 anni fa l’arresto di Tortora(foto da Instagram-riscossacristiana.it)

Un uomo di una erudizione e pacatezza infinita, caduto nella spirale dell’accusatoria per colpa di un pentito. Enzo Tortora è stato uno dei più talentuosi del palinsesto italiano. Il suo Portobello fu l’inizio i un filone televisivo da cui hanno tratto ispirazione vari format.

Fu proprio il 17 giugno 1983, esattamente 40 anni fa, che Enzo Tortora,  fu arrestato a Roma con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Questo evento segnò l’inizio di una delle vicende giudiziarie più controverse e dibattute nella storia italiana.

“Fu trattato come il peggiore degli assassini” Così commenterà il suo arresto il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi. Giornalisti e polizia si assestarono sotto la sua casa e fu preso e ammanettato come un latitante. Una scena agghiacciante trasmesso in televisione.

Il ricordo di Enzo Tortora: 40 anni di dubbi e controversie sulla vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto

arresto clamoroso
Enzo Tortora (foto da Instagram-riscossacristiana.it)

L’accusa verso il compianto presentatore genovese fu impartita da Pasquale Barra, detto “O’nimale”, killer  spietato condannato per 67 omicidi. Fu lui ad affermare che Tortora era coinvolto in traffico di stupefacenti e collaboratore della criminalità organizzata.

A quel tempo furono fatti anche i nomi di tanti vip e politici, il più famoso quello venne subito a galla du il suo nome. Da allora Il conduttore della Rai ha condannato tutto testimoniando la sua innocenza ai quattro venti. Durante i processi, con la sua proverbiale calma, ha gestito la sua difesa.

Dopo il primo processo, le prove traballarono. Il giudice fece cadere il tutto aprendone un altro. Nel secondo prevalse il buon operato dell’artista e il tribunale lo assolse. Tortora scriverà un libro sulle vessazioni che sono state originate contro di lui in libro.

La sua figura era di grande rilievo, un colpo basso l’accusa dal clan terroristico. La sua vicenda divenne un simbolo di ingiustizia e di errori giudiziari nel sistema legale italiano. L’Italia ricorda Tortora come una figura controversa e simbolica.

Un uomo perbene
La difesa di Enzo Tortora (foto da Instagram-riscossacristiana.it)

Il suo caso, così particolare e infido, ha contribuito a promuovere una maggiore attenzione e sensibilità riguardo ai diritti degli imputati e alla correttezza delle indagini e dei procedimenti giudiziari. L’uomo rimane tale anche se costretto in un carcere: la dignità non cambia, si condanna il gesto ma non la persona.