Cattedrale di Sant’Emidio, una perla nel cuore di Ascoli Piceno: le caratteristiche

Cattedrale di Sant’Emidio, una perla nel cuore di Ascoli Piceno: le caratteristiche della basilica in tutto il suo splendore

Cattedrale di Sant'Emidio, una perla nel cuore di Ascoli Piceno
Cattedrale di Sant’Emidio, facciata (Foto da Canva -riscossacristiana.it)

La cattedrale di Sant’Emidio, anche nota come il Duomo di Ascoli Piceno (e dedicata al patrono), è una vera perla nel cuore della città. Costruita in piazza Arringo ha rappresentato con Palazzo Arengo il centro culturale di tutta la cittadina per il periodo romano. Costruita nel XII secolo, ha subito nel corso del tempo molteplici ristrutturazioni.

Tanto è vero che sono stati rinvenuti sulle finire degli anni ’60 alcuni resti appartenenti alla cripta che dimostrano, per l’appunto, che la struttura fosse nata molto probabilmente nel V secolo. Si ritiene che inizialmente fosse un tempio pagano e che gli antichi romani l’avessero edificata per onorare Giunone ed Ercole o finanche le Muse.

Origine e storia della chiesa

Cattedrale di Sant'Emidio, origine e storia
Cattedrale di Sant’Emidio, l’ingresso (Foto da Canva -riscossacristiana.it)

Come si stava menzionando poc’anzi, i reperti rinvenuti durante le fasi del restauro lasciano intendere che la chiesa sia stata un centro di costo anche nell’antica Roma. Con molta probabilità all’epoca venne edificato una santuario che dovesse venerare alcune delle divinità più importanti, come ad esempio Giunone ed Ercole.

Inoltre le campagne di scavo del 1882 hanno riportato in auge che la cattedrale è stata costruita successivamente utilizzando quelli che erano gli antichi resti della basilica e che tuttora sono visibili nel transetto oppure nella cupola. Mentre per quel che riguarda la facciata, sappiamo essere stata realizzata intorno alla metà del 1500.

Gli interni della Cattedrale di Sant’Emidio

Gli interni della Cattedrale
L’interno della Cattedrale di Sant’Emidio (Foto da Canva -riscossacristiana.it)

Senza alcun dubbio sono gli interni ad essere particolarmente apprezzati non solo dei turisti ma anche dagli abitanti di Ascoli Piceno: percorrendo tutto l’ingresso è possibile scorgere la magnificenza delle colonne costruite in un prezioso marmo rosa; è ancora, la presenza di diverse cappelle che fronteggiano tutti i laterali. L’altare maggiore, invece, vide una costruzione più recente e appartenente al XVII secolo.

La decorazione della cupola e del transetto fu affidata allora a Cesare Mariani, considerato tra i migliori affreschisti del tempo e in un arco di circa 10 anni si occupò di tutte quelle che sono le pitture anche della navata e dell’abside. In ultimo, ma non per importanza all’interno della Cappella del Sacramento è stato collocato un tabernacolo in legno oltre che il Polittico di Carlo Crivelli, dove sono rappresentate non solo la figura della Vergine, ma anche i santi e gli apostoli.