L’educazione al limite: disagi e comportamenti dovuti ad una società che si ferma in superfice. Lo spessore è arginato a futili rappresentanza a volte deleteri.

C’è un attenta riflessione da fare in merito ad un terribile episodio accaduto qualche giorno fa. Si parla proprio di uno sfacelo educativo, quindi di una mancanza di formazione adeguata per l’adolescenza e la gioventù in genere. un tema piuttosto complicato dalla base.
Qualche giorno fa, un gruppo di famosi youtuber, hanno scommesso sul web che sarebbero stati 50 ore consecutive alla guida di un bolide. Chiaramente oggi, l’avvento della tecnologia digitale, è diventata quasi un prolungamento della mano.
Tra i vari social tik tok Instagram Facebook, lo slogan che li accomuna e quelli di fare più like possibili. La manina in segno di ok è vitale, pane quotidiano per chi si butta sui social. Le challenge, che vanno tanto di moda, costituiscono un divertimento ma anche una fonte di guadagno per chi opera in questo settore.
Dalla crisi all’opportunità: affrontare lo sfacelo educativo e costruire un futuro migliore

E’ accaduto un evento tragico al seguito di questa proposta fatta dai quattro giovani ragazzi: noleggiano una Lamborghini e si immettono in strada per una via di Roma. Si scontrano con una Smart, dove ci sono una mamma con due piccoli bambini.
Sarà proprio Manuel, di 5 anni, a farne le spese. Il bambino morirà sul colpo e l’intervento del 118 non potrà salvargli la vita. C’è una grande preoccupazione per il ruolo di ognuno di noi nella società; ora questi ragazzi pur di apparire, appena ventenni, hanno sfidato il destino sfrecciando su una macchina potente per le strade della capitale.
E’ successa una tragedia che ha fatto morire, non solo Manuel, ma anche i familiari, gli amici e i suoi compagni di scuola. In questo caso è stato un impatto negativo la funzione dei media sui giovani. Il loro desiderio è quello di avere il consenso altrui, ma cosa accadrà quanto questo non succederà più?
Ci si ritrova da soli, in una realtà virtuale, dove per compagnia c’è solamente un intelligenza artificiale. E’ responsabilità degli adulti avere piena comprensione dei più piccoli e farli da guida: avere compassione come da sempre annunciato dal Signore.
I social non sono proprio i colpevoli, è da condannare l’uso esagerato.

L’incidente di Roma è stato un monito allarmante.Spingere i giovani a esplorare al di fuori delle loro cerchie online sicure, e a fornire un esempio di limiti e responsabilità come adulti.