Concorso pubblico per l’insegnamento della religione: panoramica completa. Aspetti legali e amministrativi, l’ultima volta accadde nel 2004.

Sembra che il concorso per l’insegnamento di religione sia stato sbloccato. Entro l’anno corrente sarà proposto l’esame per fare in modo che i docenti abbiano finalmente la cattedra nelle varie scuole e istituti. Vediamo nel dettaglio cosa succede.
I posti per l’insegnamento della religione cattolica saranno coperti attraverso due diverse procedure: un concorso ordinario e un concorso straordinario. La suddivisione mira a garantire una selezione equilibrata tra i candidati che partecipano al concorso ordinario e coloro che hanno già esperienza nell’insegnamento della religione cattolica.
Tale disposizione offre l’opportunità di riconoscere l’idoneità dei docenti che hanno dimostrato una dedicazione prolungata e un’esperienza consolidata in questo ambito specifico. Era dal 2004 che non veniva bandito un concorso del genere.
Concorso per insegnare religione: prove e valutazione

Si era parlato della possibilità dei test nel 2019, purtroppo la pandemia ha messo tutto a tacere. In questi ultimi tempi, ogni tanto, si affacciava la probabilità di indire un concorso per i docenti. Puntualmente finiva alla fine della lista in ordine di importanza.
Oggi invece sembra che lo spiraglio ci sia e sarà giusto vedere gli insegnanti appropriarsi del posto dietro la cattedra. Il bando ha già dichiarato i requisiti e le procedure per partecipare al concorso . Scopriamo insieme le richieste dello Stato per garantirsi la selezione:
Possesso di un titolo di studio adeguato, come una laurea in teologia, scienze religiose o discipline affini, riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione.
Eventuale abilitazione o certificazione specifica per l’insegnamento della religione cattolica, ottenuta attraverso percorsi formativi riconosciuti dalle autorità competenti.
Esperienza pregressa nell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali, potenzialmente richiesta per la partecipazione al concorso straordinario.
Come verrà svolto il concorso? Non si distanzia dalle altre prove che accomunano tutti i bandi:
Esami scritti: si svolgeranno prove scritte per valutare la conoscenza dei contenuti religiosi, la capacità di elaborare programmi educativi e la comprensione degli aspetti pedagogici dell’insegnamento della religione cattolica.
Esami orali: verranno condotti colloqui individuali o in gruppo per valutare la competenza comunicativa, l’abilità nell’interazione con gli studenti e la capacità di rispondere alle domande relative all’insegnamento della religione cattolica.
Valutazione dei titoli: potrebbe essere prevista una valutazione dei titoli presentati, come il livello di formazione accademica, eventuali specializzazioni, esperienze professionali pertinenti, pubblicazioni o attività di ricerca.

Può darsi che l’avvicinarsi dell’Anno Santo indetto dal papa possa portare bene. Allora in bocca al lupo o, come si suol dire nell’ambito religioso…in braccio alla Madonna!