Accadde oggi, è il 1633 quando Galileo Galilei viene processato dopo le innumerevoli pressioni pontificie. La sua storia fino alla condanna

La figura di Galileo Galilei è sempre stata particolarmente controversa: famosissimo e celebre scienziato italiano del XVI secolo, riconosciuto per gli straordinari successi ottenuti in campo astronomico, in fisica e in filosofia naturale. Ad oggi, senza alcun dubbio, è considerato il padre fondatore del metodo scientifico moderno. Ripercorriamo quella che è stata la sua storia fino ad oggi e soprattutto fino al giorno del processo avvenuto il 22 giugno 1633.
Nato e cresciuto a Pisa, frequenta la facoltà di medicina interessandosi successivamente alla matematica e alla fisica. Tanto è vero che può essere considerato un personaggio chiave di quella che viene definita rivoluzione scientifica e tra i suoi molteplici contributi occorre ricordare la gravità e sui corpi e il concetto di cinetica dei movimenti. Non possiamo non citare la costruzione del telescopio al fine di osservare la Luna.
Le prima scoperte in campo scientifico

Durante gli anni più intensi del suo operato si avvicinò alla teoria di Copernico e questo gli porto non pochi problemi con la chiesa cattolica. A tal proposito occorre ricordare una data molto importante, ossia il 1616 quando le opere dello scienziato vennero bandite dalla chiesa ed inserite all’interno di una sorta di lista di libri proibiti. Anche Galileo è venuto tipo lì ripercussioni in tal senso e da parte del Santo Uffizio gli venne proibito sia di sostenere che di insegnare l’eliocentrismo.
Come ti accennavo in precedenza, non possiamo non citare il cannocchiale di Galileo Galilei: fu nel 1609, dopo averlo costruito, che decise di indirizzarlo verso il cielo dove ebbe modo di guardare la Luna e di scoprire che il satellite che orbita intorno alla terra non aveva una superficie liscia, ma piuttosto caratterizzata da montagne e crateri. I suoi studi, in ogni caso, non incontrarono per niente l’approvazione della chiesa e per questo motivo fu posto sotto stretta sorveglianza.
Galileo e i problemi con la Chiesa cattolica

Nonostante innumerevoli problemi e tutte le controversie legate alla sua persona, Galileo Galilei continua a lavorare sulle sue teorie fin quando nel 1614 sia lui sia altri colleghi scienziati vennero accusati di tradire le Sacre Scritture e soprattutto contraddire quanto fosse citato al loro interno. Le teorie astronomiche e quelle copernicana dovevano essere allontanate quanto più possibile dal pensiero comune. Molteplici gli incontri con Urbano VIII circa la possibilità di avvicinarsi all’eliocentrismo, ma ogni tentativo fu vano.
L’opera pubblicata nel 1632 fu la ciliegina sulla torta per lo scienziato: all’interno dei suoi scritti sposava totalmente la teoria di Copernico e per questo motivo fu accusato di eresia. Esattamente l’anno successivo, il 22 giugno del 1633 Galileo fu definitivamente processato in tribunale gli fu chiesto di ritrattare tutti quelli che erano stati i suoi studi e le sue convinzioni. Rifiutandosi, viene condannato alla reclusione. Oggi teorie hanno aperto le porte alla moderna scienza, favorendo scienziati e ricercatori in nuove scoperte nel campo non solo della fisica, ma anche dell’astronomia.