Attacco terroristico scuola in Uganda: un dormitorio dato alle fiamme, decine di vittime e feriti. Tragedia che colpisce l’istruzione dei giovani.
E’ stato compiuto un terribile atto terroristico in una scuola in Uganda. La minaccia del jihadismo non placa la sua ferocia e hanno incendiato la struttura provocando un panico generale che ha causato distruzione, feriti e rapimenti degli studenti.
Un gruppo islamista, attivo nella Repubblica Democratica del Congo e in Uganda, ha preso di mira una scuola, causando la morte di numerose persone con un bilancio raccapricciante. L’Adf, noto per i suoi attacchi contro civili , ha colpito con violenza e senza pietà.
Non è la prima volta che accade questo scempio. Già negli anni passati furono “giustiziati” 80 giovani studenti in un incendio doloso nel dormitorio scolastico. L’Adf è noto per la sua ideologia jihadista e per cercare di diffondere la propria agenda attraverso il terrore.
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A questo punto meglio capire con chi si ha a che fare: Il termine “jihad” in arabo significa “sforzo” o “lotta”. Nel contesto del jihadismo, viene spesso inteso come una “lotta sacra” o uno “sforzo per la causa di Allah”. Quindi non sorprende che i jihadisti, spesso, utilizzano la violenza come mezzo per raggiungere i propri obiettivi.
Non rappresenta l’intera comunità musulmana, ma è un’ideologia adottata da una minoranza radicalizzata. La maggior parte dei musulmani respinge il jihadismo e considera l’Islam come una religione di pace, compassione e giustizia sociale.
Alessandra Morelli prende la parola in merito alla questione. L’ex delegata dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) e esperta in politiche educative, dichiara che l’attacco, alla scuola in Uganda, riflette una tendenza più ampia nel continente africano.
Il jihadismo sta mirando a obiettivi sempre più specifici e simbolici, come gli studenti, per colpire e minare la cultura educativa. Le reti islamiste si stanno espandendo e collaborando tra di loro per diffondere la loro ideologia e aumentare la loro influenza territoriale.
Il fenomeno preoccupante che sta prendendo piede anche in Uganda gira sempre di più. La comunità internazionale non può restare indifferente di fronte a tali atti di violenza. Ogni religione va seguita in ordine degli insegnamenti che siano ebrei, cristiani o musulmani. Il comune denominatore rimane la fratellanza.