Instrumentum Laboris: pubblicato il documento guida per il Sinodo

In vista dei lavori dell’assemblea generale del Sinodo nasce Instrumentum Laboris come guida ai temi trattati.

È stato appena pubblicato il documento dal titolo Instrumentum Laboris che si propone di guidare nel cammino sinodale i cui lavori assembleari prenderanno l’avvio il prossimo ottobre per protrarsi poi fino al 2024.

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Sinodo – facebook – riscossacristiana.it

Frutto dei contributi delle varie fasi, continentale e diocesana, raccoglie l’esperienza delle Chiese di tutto il mondo e pone sul tavolo i temi da prendere in esame.

Il documento si compone di due macrosezioni ed è racchiuso in circa 60 pagine. Pubblicato ufficialmente lo scorso 20 giugno è il testo base su cui i partecipanti ai lavori dell’assemblea dovranno riflettere.

Presentato in Sala Stampa vaticana oltre al testo sono presenti 15 schede di lavoro che mettono in evidenza il concetto stesso di sinodalità.

Nella macrosezione A viene esposto il percorso fatto in questi due anni con l’obiettivo di porsi sempre più come Chiesa sinodale.

La macrosezione B è intitolata  Comunione, missione, partecipazione e mette al centro tre questioni prioritarie: l’accoglienza, l’intento missionario e la ricerca delle strutture attraverso cui sviluppare la partecipazione.

Dalle guerre ai cambiamenti climatici, dagli abusi al ruolo delle donne

I temi trattati sono diversificati e impellenti. Si va dal problema di tutte le guerre esistenti attualmente nel mondo con la ricerca di possibilità di pace, ai cambiamenti climatici che rappresentano una micaccia.

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Presentazione di Instrumentum Laboris – Facebook – riscossacristiana.it

L’analisi è posta sui sistemi economici che producono diseguaglianza considerando anche la pressione culturale omologante che opprime le minoranze.

Viene toccato il tema degli abusi sessuali con le ferite ancora aperte e si passa al concetto di Chiesa dell’ascolto che vuole essere “sinodale anche nelle sue istituzioni, strutture e procedure“.

L’intento è quello di una Chiesa del dialogo e dell’incontro che riesce a gestire le tensioni con le altre culture, religioni e con la società tutta.

La Chiesa sinodale vuole essere aperta nel senso che “non ha paura della varietà” ma “la valorizza senza costringerla all’uniformità“.

Anche lo status e il ruolo delle donne ha ampio spazio nel documento a cui viene riconosciuto un “margine profetico” anche in luoghi remoti e in ambiti sociali problematici.

Sul tema delle persone che non si sentono accettate dalla Chiesa sulla base della loro sessualità e affettività viene fatto riferimento ai “divorziati e risposati, le persone in matrimonio poligamico o le persone Lgbtq+“.

Non viene fornita una risposta ma la domanda se ci siano passi da fare per andare incontro a qeuste situazioni.

Infine si pone la questione relativa ad un cambiamento del linguaggio in tutti i settori, dalla liturgia alla predicazione alle catechesi così come per quanto riguarda l’arte sacra e la comunicazione attraverso nuovi e vecchi media.

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Sinodo – facebook – riscossacristiana.it

L’obiettivo riportato nel documento è quello di modificare le forme di comunicazione attraverso un rinnovamento del linguaggio per “puntare a rendere accessibili e attraenti per gli uomini e le donne del nostro tempo, senza rappresentare un ostacolo che li tiene lontani“.