La Cedu respinge il ricorso: nessun riconoscimento alla gestazione surrogata

La Cedu respinge il ricorso: nessun riconoscimento alla gestazione surrogata: si cerca apertura alla ricerca di una soluzione legale.

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Gestazione surrogata (Instagram-riscossacristiana.it)

La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, nota con la sigla di Cedu,  ha giudicato inammissibili le istanze presentate da coppie omosessuali ed eterosessuali che chiedevano di condannare Roma per la mancata trascrizione degli atti di nascita riconosciuti all’estero.

Questa decisione riguarda la pratica della maternità surrogata e impedisce alle famiglie italiane di registrare i figli nati attraverso tale procedura presso l’anagrafe italiana. E’ stata deliberata una decisione rilevante riguardo al respingimento della richiesta. Secondo i nuclei, l’Italia viene meno all‘articolo 8 della Convenzione europea dei diritti umani, che garantisce il diritto alla vita privata e familiare.

Le coppie coinvolte, hanno chiesto alle autorità italiane di registrare il partner del padre biologico come secondo genitore del bambino, nato tramite gestazione surrogata all’estero. Rifiuto netto è stata la risposta. I giudici della Corte europea hanno sottolineato che i ricorrenti erano consapevoli di tale divieto e lo hanno deliberatamente ignorato.

Cedu respinge ricorso: no a riconoscimento bimbo maternità surrogata

Figli non riconosciuti in Italia
Famiglie arcobaleno(Instagram-riscossacristiana.it)

La Corte europea ha stabilito che il mancato riconoscimento da parte delle autorità italiane, degli atti di nascita stranieri, non ha avuto un impatto significativo sulla possibilità delle coppie di godere del loro diritto alla vita familiare. Inoltre, sebbene l’Italia non permetta la trascrizione, offre la possibilità del riconoscimento giuridico attraverso l’adozione.

Pertanto, sempre la Corte, ha stabilito che lo Stato italiano non ha superato i limiti del suo ampio margine di valutazione nell’attuazione delle misure che consentono di stabilire o riconoscere la filiazione.

Durante la registrazione del programma “La Confessione” di Peter Gomez, il ministro della Famiglia, Elena Bonetti, ha fatto un commento sulla questione dei riconoscimenti dei bambini nati attraverso la gestazione surrogata. Ha suggerito la necessità di trovare una soluzione legale per i bambini nati fino a quel momento.

Ha menzionato l’idea di una sorta di sanatoria, una volta che sarà approvata una nuova legge sulla perseguibilità dell’utero in affitto, inclusa la situazione di coloro che lo hanno fatto all’estero, poiché in Italia la pratica è già vietata.

gestazione surrogata
Maternità(Instagram-riscossacristiana.it)

Il ministro Bonetti ha espresso l’opinione che sia importante introdurre una soluzione legale che non sia un modo per aggirare le leggi per i bambini nati fino a quel momento. Questa dichiarazione suggerisce un’apertura verso la ricerca di una soluzione.

L’amore incondizionato pone ancora una volta al centro tribolazioni, si attendono ulteriori sviluppi sulla circostanza.