Libertà religiosa è un diritto: impegno prioritario del governo di fronte agli atti negati, grido di denuncia e impegno. Complice l’indifferenza.

Giorgia Meloni presenta il rapporto di “Aiuto alla Chiesa che soffre” sulla libertà religiosa, diritto fondamentale da difendere con determinazione. E’ rivolto alle questioni che accadono nel mondo e il dossier mostra immagini e numeri impietosi sulle violazioni del proprio credo in vari paesi, evidenziando un allarme crescente.
La premier, sottolinea che la libertà religiosa è un diritto naturale che viene ancora calpestato in molte nazioni, spesso con indifferenza. Evidenzia l’importanza di non tacere sulla negazione della libertà religiosa e afferma l’impegno nel non essere complici di tali violazioni.
Il report serve come strumento di riflessione e per superare l’indifferenza verso il problema. Nella sala, un sacerdote esprime le sue preoccupazioni riguardo alla mancanza di reazione della comunità internazionale e del Parlamento europeo di fronte alle violenze e alle persecuzioni che avvengono in Nicaragua.
Difendere la libertà religiosa, diritto urgente a perseguire il proprio credo

Chiede se ci sia una difesa della Chiesa che è sotto attacco e se ci siano notizie sul vescovo condannato a ventisei anni di carcere. Si passa poi al Burkina Faso, dove il vescovo Theophile Nare descrive un’escalation di terrore, rapimenti e omicidi causati dagli attacchi jihadisti.
Il rapporto di Aiuto alla Chiesa che soffre, assume un significato importante per la sua capacità di entrare nel vivo delle persecuzioni e delle discriminazioni, mettendo in luce le storie e le vite delle vittime. Giorgia Meloni parla di una libertà religiosa che non può essere considerata di serie B.
Nulla deve passare in sordina o dimenticato a favore di altre supposte libertà o diritti. Antonio Tajani prende la parola e mostra dati allarmanti sulle persecuzioni dei cristiani nel mondo, portano alla luce l’importanza di difendere la libertà religiosa come priorità.
Il cardinale Mauro Piacenza e Sandra Sarti, rispettivamente presidente Internazionale e presidente di Acs Italia, enfatizzano l’importanza di sostenere progetti di formazione, educazione e lavoro nei luoghi in cui la libertà religiosa è minacciata, sottolineando che l’indifferenza ci rende complici di coloro che violano il diritto alla libertà.

Nonostante tutto, la Chiesa cattolica continua la sua attività pastorale, cercando di preservare la libertà di vivere, pensare e credere. Il progetto “Aiuto alla Chiesa che Soffre” (ACS) è un’organizzazione internazionale fondata nel 1947 con l’obiettivo di sostenere le aree dove i cristiani sono perseguitati, discriminati o in situazioni di povertà estrema.