Cappella degli Scrovegni, una vera e propria meraviglia nel cuore di Padova. Conosciuta anche per essere la Cappella di Giotto

La cappella degli Scrovegni è uno dei capolavori indiscusso di Padova è divenuta con il tempo parte dei musei civici della città. Questo perché al suo interno sono conservati alcuni degli affreschi più belli di Giotto e risalenti al XIV secolo. Prende il suo nome dal committente Enrico degli Scrovegni, una famoso banchiere dell’epoca.
Egli decise di edificare un imponente palazzo la cui cappella divenne successivamente il mausoleo della famiglia. La sua importanza risiede in modo particolare nella presenza degli affreschi: ne sono stati realizzati 38 che decorano tutta la cappella con le scene della vita di Cristo, della Vergine e dell’annunciazione.
Il ciclo di affreschi ad opera di Giotto

Le prime attestazioni di Giotto inerenti alla sua presenza nella costruzione della cappella risalgono al 1303 fino al 1305 dov’è possibile collocare il suo intero operato. È emerso che il maestro ha dipinto tutta la superficie interna dell’oratorio adoperando tra le altre cose i Vangeli Apocrifi come fonte. Come sono stati suddivisi gli affreschi? L’artista organizzo il lavoro secondo quattro fasce e tutto il ciclo pittorico il suo focus sulla salvezza.
Si inizia nel momento in cui Dio decide di riconciliare tutta l’umanità servendosi dell’aiuto dell’arcangelo Gabriele che dovrà in qualche modo provare a cancellare le colpe di Adamo ed Eva. Entrando nella cappella è possibile scorgere le Storie di Gioacchino ed Anna, le Storie di Maria e successivamente il tema dell’Annunciazione e della Visitazione. Negli ultimi due riquadri abbiamo rispettivamente le Storie di Cristo, la Pentecoste e il giudizio universale.
Lo stile dell’operato di Giotto

Gli affreschi dipinti da Giotto vedono una composizione molto semplice, dove non si affollano un grande numero di personaggi. Inoltre è possibile notare che sono ben evidenziati i gesti, le espressioni e grande importanza è stata assegnata anche al colore che svolge quasi un ruolo chiave. In tutte le scene il maestro ha voluto consacrare un aspetto decisamente sacro alle azioni dei protagonisti.
Inoltre ciò che risalta immediatamente all’occhio sono i volti che appaiono particolarmente provati: si evincono le loro emozioni e i loro stati d’animo. In ultimo, ma non per importanza occorre menzionare anche le architetture sullo sfondo delle opere – cui il maestro si cimenta con evidente laboriosità. Nonostante abbia subito molti restauri, gli affreschi presentano un ottimo stato di conservazione.