Il gesto del segno della pace nella Messa: richiamo all’unità e alla conciliazione nella celebrazione Eucaristica. Momento di comunione e perdono reciproco.

E’ l’unico momento in cui ci tocchiamo, e ci guardiamo in viso, durante il memoriale del sacrificio del Cristo: il gesto del segno della pace nella Messa. Nella liturgia cattolica è un momento significativo. Viene generalmente eseguito poco prima della comunione, quando i fedeli si scambiano un segno di pace reciproco.
Il gesto del segno della pace ha una profonda radice biblica. Gesù stesso, nel Vangelo secondo Giovanni, dice:
“Vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così anche voi amatevi gli uni gli altri”.
Secondo il Vangelo di Matteo, il gesto richiama l’esortazione di Gesù a riconciliarsi con il prossimo prima di presentare un’offerta all’altare, non è semplicemente un dono individuale.
Il gesto del segno della pace nella Messa: il comandamento di riconciliazione

Quindi, l’atto, è un richiamo all’amore fraterno e alla riconciliazione che i cristiani sono chiamati ad esprimere nella loro vita e nella comunità. Il momento è un’opportunità per i fedeli di scambiarsi un gesto di amicizia e di riconciliazione reciproca.
Nella tradizione romana, è stato collocato fra il Padre Nostro e la Comunione per evidenziare l’importanza della riconciliazione reciproca. La partecipazione alla Messa e alla comunione va oltre un rapporto semplice e solitario con Gesù, poiché coinvolge anche la relazione con gli altri.
Attraverso questo gesto, i fedeli si riconoscono come membri di una comunità di fede e si impegnano a vivere in armonia e pace con gli altri. Prepara i fedeli per ricevere la comunione, poiché invita a risolvere eventuali conflitti o tensioni con gli altri prima di accostarsi al Sacramento.
È importante sottolineare che il gesto del segno della pace può variare leggermente nelle diverse tradizioni liturgiche e nelle diverse culture, ma l’essenza rimane la stessa: esprimere l’amore fraterno e la pace reciproca all’interno della comunità dei fedeli durante la celebrazione eucaristica.
La partecipazione al corpo e al sangue di Cristo, nella comunione, richiama l’unità e la comunione tra i fedeli stessi. La celebrazione eucaristica è un momento in cui i fedeli si uniscono come corpo di Cristo, condividendo l’unico pane spezzato e l’unico calice.
La Messa, fin dall’inizio, richiede una comunione tra i fedeli, un’unità che si esprime attraverso la presenza e la partecipazione reciproca. Durante la celebrazione, i fedeli si ritrovano insieme, mettendosi accanto gli uni agli altri, unendo le loro voci, i gesti e gli atteggiamenti nella preghiera comune.
Nel corso dei secoli, a causa di varie influenze culturali e pratiche liturgiche, il gesto del segno della pace tra i fedeli è stato talvolta omesso o privatizzato. Negli ultimi tempi la causa è stata la pandemia del covid19. La riforma liturgica del Concilio Vaticano II ha sottolineato l’importanza di ripristinare il gesto del segno della pace.

La decisione ha voluto di nuovo l’azione, consentendo ai fedeli di scambiarsi un segno concreto di amicizia e riconciliazione prima di ricevere la comunione. Un atto di fede tra le persone libere di professare e anche un’occasione per instaurare nuovi rapporti.