Il gesto del segno della pace nella Messa: significato profondo

Il gesto del segno della pace nella Messa: richiamo all’unità e alla conciliazione nella celebrazione Eucaristica. Momento di comunione e perdono reciproco.

unione
Segno della pace(Foto da Instagram-riscossacristiana.it)

E’ l’unico momento in cui ci tocchiamo, e ci guardiamo in viso, durante il memoriale del sacrificio del Cristo: il gesto del segno della pace nella Messa. Nella liturgia cattolica è un momento significativo. Viene generalmente eseguito poco prima della comunione, quando i fedeli si scambiano un segno di pace reciproco.

Il gesto del segno della pace ha una profonda radice biblica. Gesù stesso, nel Vangelo secondo Giovanni, dice:

“Vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così anche voi amatevi gli uni gli altri”.

Secondo il Vangelo di Matteo, il gesto richiama l’esortazione di Gesù a riconciliarsi con il prossimo prima di presentare un’offerta all’altare, non è semplicemente un dono individuale.

Il gesto del segno della pace nella Messa: il comandamento di riconciliazione

amore fraterno
Segno della pace(Foto da Instagram-riscossacristiana.it)

Quindi, l’atto, è un richiamo all’amore fraterno e alla riconciliazione che i cristiani sono chiamati ad esprimere nella loro vita e nella comunità. Il momento è un’opportunità per i fedeli di scambiarsi un gesto di amicizia e di riconciliazione reciproca.

Nella tradizione romana, è stato collocato fra il Padre Nostro e la Comunione per evidenziare l’importanza della riconciliazione reciproca. La partecipazione alla Messa e alla comunione va oltre un rapporto semplice e solitario con Gesù, poiché coinvolge anche la relazione con gli altri.

Attraverso questo gesto, i fedeli si riconoscono come membri di una comunità di fede e si impegnano a vivere in armonia e pace con gli altri. Prepara i fedeli per ricevere la comunione, poiché invita a risolvere eventuali conflitti o tensioni con gli altri prima di accostarsi al Sacramento.

È importante sottolineare che il gesto del segno della pace può variare leggermente nelle diverse tradizioni liturgiche e nelle diverse culture, ma l’essenza rimane la stessa: esprimere l’amore fraterno e la pace reciproca all’interno della comunità dei fedeli durante la celebrazione eucaristica.

La partecipazione al corpo e al sangue di Cristo, nella comunione, richiama l’unità e la comunione tra i fedeli stessi. La celebrazione eucaristica è un momento in cui i fedeli si uniscono come corpo di Cristo, condividendo l’unico pane spezzato e l’unico calice.

La Messa, fin dall’inizio, richiede una comunione tra i fedeli, un’unità che si esprime attraverso la presenza e la partecipazione reciproca. Durante la celebrazione, i fedeli si ritrovano insieme, mettendosi accanto gli uni agli altri, unendo le loro voci, i gesti e gli atteggiamenti nella preghiera comune.

Nel corso dei secoli, a causa di varie influenze culturali e pratiche liturgiche, il gesto del segno della pace tra i fedeli è stato talvolta omesso o privatizzato. Negli ultimi tempi la causa è stata la pandemia del covid19. La riforma liturgica del Concilio Vaticano II ha sottolineato l’importanza di ripristinare il gesto del segno della pace.

ponte che unisce
Unione(Foto da Instagram-riscossacristiana.it)

La decisione ha voluto di nuovo l’azione, consentendo ai fedeli di scambiarsi un segno concreto di amicizia e riconciliazione prima di ricevere la comunione. Un atto di fede tra le persone libere di professare e anche un’occasione per instaurare nuovi rapporti.