27 giugno 1524, in ricordo della scomparsa di Ettore Vernazza: fu un simbolo di umanità e carità. La sua storia

Ettore Vernazza può essere considerato come un vero esempio di rettitudine e virtù: un uomo che ha dedicato la sua intera esistenza ai più deboli. Tant’è vero che nel 2018 viene predisposta la sua beatificazione che lo ha reso successivamente un Servo di Dio. Si vuole ricordare la data della sua scomparsa avvenuta nel 27 giugno 1524 ripercorrendo le tappe salienti della sua vita e il suo incredibile operato.
La biografia

Come abbiamo accennato in precedenza, Ettore Vernazza fu un esempio di rettitudine: notaio filantropo italiano. Nasce all’interno di una famiglia benestante (anche suo padre era notaio) a Vernazza – nelle Cinque Terre. Sposa una donna di cui non conosciamo il nome, ma poco già che 40enne resta vedovo. Sente la necessità di avvicinarsi ai più deboli, dedicando loro la sua intera esistenza.
Ricordiamo, infatti, che si dedicò agli infermi in modo tangibile: fece edificare gli Ospedali degli Incurabili. Il primo vide i natali a Genova e successivamente a Roma e Napoli. L’operato di Vernazza è ammirevole, tanto è vero che durante tutta la sua vita si impegnò con gli infermi – in particolare coloro i quali erano affetti da sifilide. Proprio per questo nobile motivo, gli è stato dato l’appellativo di Apostolo degli Incurabili.
L’operato di Ettore Vernazza

Ma non è tutto perché Vernazza oltre agli ospedali si dedicò all’istruzione degli indigenti: ricordiamo, infatti, la costruzione di alcune compagnie e moderne associazioni come il Conservatorio delle Figlie di San Giuseppe voluto essenzialmente per garantire la possibilità di studiare alle ragazze più povere della città. Inoltre volle istituire un lazzaretto per i malati di peste. Fu solo dopo aver completato entrambe le strutture che potette dedicarsi al secondo ospedale con sede a Roma: San Giacomo degli Incurabili.
Non sappiamo nulla di sua moglie, ma sappiamo che ebbe una figlia – Battistina – che dedicò (proprio seguendo l’esempio del padre) la sua vita alla letteratura, alla religione e alle opere di carità. inoltre fu un’eccelsa scrittrice. In occasione di quello che sarà il 500esimo anniversario della sua morte (27 giugno 2024) sono state promosse diverse iniziative: mi riferisco, infatti, all’anno giubilare dedicato alla sua persona.