C’è un’età della vita, l’adolescenza, che trova corrispondenza nella Bibbia attraverso personaggi e storie.
La Parola di Dio parla all’uomo nelle varie epoche della sua esistenza e quindi anche nelle diverse stagioni della vita, come nella fase dell’adolescenza.

Quel periodo della vita spesso associato alla stagione della primavera, quando i fiori sbocciano e iniziano la fase che poi sarà di piena vitalità, è facilmente accostabile a quella specifica parte della Bibbia che è il Cantico dei Cantici.
La corporeità ha un ruolo molto importante nella fase adolescenziale, con i cambiamenti evidenti e forti che comporta che va di pari passo alle trasformazioni interiori, rapide e la maggior parte delle volte tumultuose.
Dall’infanzia il passaggio all’adolcescenza arriva spesso repentinamente e in modo sorprendente. È l’inizio di una gioventù che dovrà trovare ancora piena maturazione.
Si tratta di una sorta di tempo di passaggio che porta con sè tante dinamiche strattamente legate al corpo. La cosiddetta tempesta ormonale che caratterizza questo periodo della vita porta a trovare molte similitudini e associazioni con il racconto che si trova nel Cantico dei Cantici.
Le trasformazioni, la scoperta, l’inizio di un viaggio da intraprendere verso una crescita e una maturazione sono spesso vissute attraverso la relazione sentimentale.
Una fase di passaggio nella scoperta e nella relazione
Le figure di adolescenti nella Bibbia sono moltissime. Sono tanti quelli scelti a svolgere opere e missioni incredbili e di straordinaria importanza. Dio chiama adolescenti ad essere re o profeti: da David a Geremia, da Giuseppe diglio di Giacobbe a Rachele.

I sentimenti propri di quel periodo della vita sono espressi e amplificati per corrispondere significati profondi e spirituali.
Dalla metafora alla concretezza di un atteggiamento del cuore che trovando la linfa vitale tipica di quell’età manifesta pienamente principi e valori essenziali.
La passione, l’urgenza, la carica di energia che è naturale in quegli anni, l’impeto e l’irruenza possono portare a Dio. Sono tutti elementi che portano a uscire da se stessi e andare alla scoperta, senza troppa volontà di autoconservazione, tipica della senilità.
Con lo slancio fresco e puro dell’adolescenza si va verso anche l’ignoto, con il coraggio, che è l’agire del cuore.

Una vitalità che è anche fortezza e non a caso il sacramento della Cresima è consigliato in quella fase della vita, quando la maturazione piena non c’è ancora, ma tutta la forza genuina e la tempra giusta per impegnarsi in un combattimento vigoroso e forte.