Nuovi elementi nell’indagine sulla scomparsa della piccola Kata: una testimone racconta quanto ha sentito e c’è un urlo registrato.
Proseguono le ricerche della piccola Kataleya, la bambina peruviana scomparsa da casa ormai più di quindici giorni fa, dal 10 giugno scorso.

La bimba, di soli 5 anni, è scomparsa dall’ex Hotel Astor a Firenze dove risiedeva in un contesto di alloggi occupati.
Dopo le prime accurate ricerche che non hanno portato a buon fine, adesso sono al vaglio degli investigatori 1500 telecamere presenti nella città, non solo nelle strade adiacenti al luogo della scomparsa, ma anche anche in altre zone.
L’ultima telecamera interna all’edificio registra la presenza della bimba circa 40 minuti prima dell’orario in cui la mamma tornando a casa non ha trovato la figlia e ha dato l’allarme.
In una vicenda che si sta complicando sempre di più e non sembra avere una facile soluzione, arrivano nuove testimonianze e ulteriori elementi che potrebbero contribuire a costruire un quadro che faccia luce sulla storia.
In questi giorni dalle ultime puntate all’interno del programma Tv di Canale 5 “Mattino Cinque” c’è stata una testimonianza molto forte e suggestiva che si spera possa illuminare la questione.
La testimone: “ho sentito una bambina piangere e urlare mamma”
Una donna, che abita nella zona dell’ex Hotel Astor racconta di conoscere molto bene le possibili vie di fuga presenti nel complesso edificio.

È stato proprio nel pomeriggio del 10 giugno, quindi poco tempo dopo la scomparsa che afferma di aver sentito una bambina in lacrime e chiamare la mamma per tre volte.
“La bambina l’ho sentita piangere e poi ha urlato: “mamma, mamma, mamma“, racconta la donna ai microfoni di “Mattino Cinque”.
Nella zona dell’abitato ci sono molti bambini, ma la donna è sicrua di non sbagliarsi, quella bambina doveva essere Kata.
“È vero che in quell’hotel Astor ci sono molti bambini. Ma non era un grido come gli altri: mi si è spezzato il cuore quando ho sentito quelle urla” ha dichiarato.
Anche in una telecamera di quelle sotto indagine degli inquirenti è stato riscontrato un urlo agghiacciante di una bambina.
Si sta cercando di approfondire per capire se davvero sia riconducibile alla piccola Kataleya, così come si cerca di comprendere la dinamica della scomparsa per arrivare ad accertare chi possa essere coinvolto in questa sparizione, che sempre più si configura come un rapimento e quali siano le motivazioni alla base.
Si parla di racket e un filone importante dell’indagine va in quella direzione. Ma soprattutto quel che bisogna scoprire e dove sia adesso la bambina.

Le ricerche non possono fermarsi e devono intensificarsi nonostante il passare dei giorni che rende la situazione sempre più angosciante in primis ovviamente per i genitori.