Accadde oggi al 28 giugno 1867 nacque Luigi Pirandello: premio Nobel per la Letteratura e famoso esponente del teatro

Accadde oggi: ricordiamo, infatti, la nascita di Luigi Pirandello uno dei più importanti esponenti della letteratura e della poesia italiana del XX secolo. Nato il 28 giugno 1867 ad Agrigento, è stato un vero e proprio rivoluzionario lasciando un’impronta sostanziale nella scrittura, considerata innovativa e profonda. Il suo stile non fu capito immediatamente e fu considerato sperimentale e non convenzionale.
Nasce all’interno di una famiglia benestante: il padre aveva preso parte all’imprese garibaldine mentre il nonno fu un armatore molto ricco. Ebbe un’infanzia particolarmente serena, ma al tempo stesso caratterizzata da una forte difficoltà di comunicazione specialmente con i genitori. Trasferitosi a Palermo completò gli studi classici appassionandosi sempre di più al mondo della letteratura.
Luigi Pirandello, biografia e opere principali

Pirandello ebbe il coraggio di scrivere la sua prima opera a soli 11 anni: purtroppo, però, non vi resta alcuna testimonianza. Decidete di iniziare gli studi universitari a Palermo e solo successivamente si trasferì a Roma dove continuò con la filologia romanza. Nella Capitale fece un importante incontro: mi riferisco a Luigi Capuana che lo aiutò – specialmente all’inizio – a farsi strada all’interno del mondo letterario e gli aprì anche i più importanti salotti della città.
Inoltre sposò Maria Antonietta Portulano, donna particolarmente agiata che permise alla coppia di vivere a Roma e di avere un tenore di vita molto alto. Nacquero nel corso degli anni i figli Stefano, Rosalia e Fausto Calogero. È del 1904 il suo primo grande successo: Pirandello pubblica Il fu Mattia Pascal, scritto nei momenti più difficili della sua vita in seguito alla malattia della moglie. Opera non particolarmente compresa dalla critica aspramente giudicata dai colleghi come D’Annunzio.
Il corso della sua carriera affrontato temi di grande rilevanza: in modo particolare si riferisce sempre alle tante facce dell‘identità di un essere umano, così come la profonda incapacità di cogliere un eventuale realtà oggettiva. Ricorre il tema della maschera che l’individuo indossa abitualmente pur di adattarsi alla società in cui vive. In opere come Uno, nessuno e centomila analizza la follia e l’identità individuale.
Premio Nobel per la Letteratura – 1934: il teatro nel teatro

Il suo lavoro è stato riconosciuto a livello internazionale proprio per la sua lungimirante capacità di esplorare quella che è la condizione umana. Inoltre parlare di Pirandello vuol dire anche parlare di teatro in modo particolare di meta teatro: mi riferisco alla presenza di personaggi che sembrano essere reali, ma che in realtà stanno vivendo una messinscena. Di conseguenza è sempre particolarmente evidente il binomio realtà e finzione.
Tutto questo lo ha portato a ricevere il Premio Nobel per la Letteratura nel 1934 con un’accezione particolare al suo apporto al teatro, nello specifico al dramma nel teatro. Un aspetto che ha influito considerevolmente nel nuovo modo di interpretare lo spettacolo e che ha ispirato (e continua a farlo) stesso scrittori e registi.