Il Comune di Roma intitolerà una strada a Chiara Corbella Petrillo

È stata approvata la mozione per intitolare una strada a Chiara Corbella Petrillo, esempio di amore materno e difesa della vita.

In seno al Consiglio Comunale della città di Roma è stata approvata la mozione che vede la decisione di intitolare una strada o una piazza o un giardino a ricordo di Chiara Corbella Petrillo, giovane donna morta nel 2012.

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Chiara Corbella Petrillo – Facebook – riscossacristiana.it

La storia di Chiara Corbella Petrillo negli undici anni dalla sua scomparsa ha affascinato un numero sempre crescente di persone e anche il mondo laico e politico.

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni la ha citata nel suo discorso di insediamento insieme ad altre donne poste a modello da seguire.

La Chiesa Cattolica nel 2018 ha aperto il processo di canonizzazione per cui nel primo step Chiara è Serva di Dio.

Ma chi è questa giovane mamma morta a soli 28 anni il 13 giugno 2012 e per cui la decisione del Comune di Roma ha suscitato anche delle polemiche?

Chi è Chiara Corbella Petrillo?

Chiara Corbella nasce a Roma ed è una ragazza normalissima e piena di interessi. Ha una profonda fede cattolica e nel 2008 si sposa con Enrico Petrillo. Rimane incinta subito di una bambina a cui viene diagnosticata un’anencefalia.

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Chiara Corbella ed Enrico Petrillo – Facebook – riscossacristiana.it

Chiara non considera neanche l’idea proposta in questi casi, dell’aborto. Porta avanti la gravidanza e nasce la bambina, che, per la sua condizione incompatibile con la vita vive solo mezz’ora. 

Chiara ed Enrico vivono tutto in un’ottica di fede per cui al normale dolore si aggiunge una grande gioia per il dono di questa figlia ricevuta, nella certezza dell’amore di Dio.

Poco dopo arriva un’altra gravidanza, ma anche questo bambino, per condizioni non geneticamente collegate e comprensibili, ha delle malformazioni e anche lui muore poco dopo la nascita, vissuta allo stesso modo come una grande grazia.

Tempo dopo Chiara aspetta un altro bambino, che questa volta è sano. Ma è lei poco dopo a scoprire di avere un tumore. 

Sceglie di intraprendere le cure che non possono nuocere al bambino. Fa un primo intervento non invasivo e rimanda le altre cure per preservare la vita del figlio che porta in grembo.

Il bambino nasce sano e bello e lei solo pochi giorni dopo prosegue con le cure più forti, ma il tumore progredisce e l’anno dopo Chiara lascia questa terra tramettendo una fede che coinvolge tutti attorno a lei e non solo.

Al suo funerale c’è la letizia della certezza della vita eterna e dell’amore di Dio, la sua figura come una calamita attrae moltissime persone, diventando via via conosciuta in tutto il mondo.

Riconocimento laico di valori insiti nel cuore umano

La decisione del Comune di Roma di voler dare un riconoscimento della grandezza dei valori espressi dalla vita e dalle scelte di Chiara Corbella raccoglie il sentire di molti per cui in questi anni Chiara è diventata un vero esempio di comportamento.

Come affermato da uno dei promotori della porposta il consigliere Giovanni Quarzo : “La storia, la vita e le opere di Chiara Corbella Petrillo hanno avuto un’ampia eco a livello nazionale e internazionale e sono diventate un punto di riferimento per tantissime persone, in particolare per le giovani generazioni.

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Chiara Corbella e uno dei suoi bambini – Facebook – riscossacristiana.it

Inoltre, è stato affermato che “sia estremamente importante che Roma Capitale renda omaggio, a distanza di oltre dieci anni dalla sua morte e in vista della celebrazione del Giubileo, ad una donna straordinaria la cui storia è diventata un modello di speranza e amore per la vita e la famiglia“.