Curiosità e storia della Basilica di San Pietro: la perla del Vaticano. Cosa si nasconde al suo interno: scopriamone i dettagli

La basilica di San Pietro, situata nell’omonima piazza di città del Vaticano e uno dei simboli di Roma: la più grande delle quattro basiliche, viene anche descritta come la più grande chiesa del mondo. Non mi riferisco semplicemente alle sue dimensioni, ma anche all’importanza e al ruolo che riveste. Straordinario esempio di architettura rinascimentale, vede la sua costruzione a partire dal 1506 fino al 1626.
All’interno dei manuali di storia dell’architettura, la basilica viene considerata un capolavoro indiscusso e proprio per questo motivo è stata inserita all’interno della lista del patrimonio dell’UNESCO. Per quel che riguarda la sua edificazione sono stati molteplici gli architetti che hanno preso parte ai lavori: occorre citare ovviamente Michelangelo, così come l’apporto del Bramante, di Raffaello e di Bernini che hanno lasciato la loro indiscutibile impronta.
Il grande progetto di Michelangelo

Come si menzionava in precedenza, sono molteplici gli architetti che hanno potuto collaborare alla costruzione e all’edificazione della basilica di San Pietro: iniziamo con il citare Michelangelo Buonarroti che sostituì il precedente collega a partire dal 1546. Sono molteplici i documenti che testimoniano il lavoro del maestro italiano: siamo in possesso, infatti, di disegni, lettere e scritti.
Il lavoro di Michelangelo fu decisamente diverso da quello del suo predecessore: l’architetto sosteneva infatti fossero stati apportati troppi artifici e soprattutto troppi richiami all’architettura tedesca. Ragion per cui decise di tornare al vecchio assetto e di sottolineare maggiormente l’aspetto e la visibilità della cupola. Non fu esente da critiche, specialmente da coloro i quali sostenevano il percorso di Sangallo.
La cupola della Basilica di San Pietro

Bellezza indiscussa dell’intera basilica è ovviamente la sua cupola, progettata dall’estro di Michelangelo: un vero e proprio capolavoro di ingegneria che vede l’inizio della costruzione nel 1547 e il suo completamento nel 1590 dall’architetto Giacomo della Porta. Vediamo quelli che sono i suoi particolari: raggiunge un’altezza di circa 136 m e sovrasta solitaria su tutta la città di Roma. È possibile visitare il suo interno mediante una fitta scala composta di 551 gradini che portano fino alla sommità.
Di grande importanza storica e culturale sono gli affreschi che caratterizzano il suo interno e che sono volti a rappresentare non solo le scene bibliche, ma anche le allegorie. Inoltre, si caratterizza di importanti mosaici che sono stati eseguiti da Cavalier d’Arpino secondo le volontà di Papa Clemente VIII che ha voluto far rappresentare non solo le scene di Cristo, ma anche i busti degli apostoli e dei santi. Oggi e per sempre sarà una delle tappe più esplorate dai turisti.