Si profila una proposta ecumenica con l’obiettivo della pace nel conflitto russo-ucraino: un incontro tra le Chiese potrebbe favorirla.
Arriva dal pastore della Chiesa evangelica luterana in Baviera, Heinrich Bedford-Strohm, che è intervenuto a proporre un incontro che potrebbe spianare la strada al raggiungimento della parola fine nella guerra in corso.

In questi giorni l’attenzione è posta sulla missione religiosa e umanitaria che sta portando avanti l’arcivescovo di Bologna, card. Matteo Zuppi, incaricato da Papa Francesco di svolgere il delicato ruolo di mediatore per la ricerca della pace.
Zuppi, che è già stato a Kiev nelle scorse settimane dove ha incontrato il presidente ucraino Zelensky, è stato anche in Russia e domani incontrerà il patriarca ortodosso Kirill.
La proposta del vescovo Bedford-Strohm si basa sul portare avanti una missione di pace partendo da un incontro tra le Chiese di Russia e Ucraina che si trovano su fronti opposti.
“Siamo convinti che un cammino di riconciliazione possa partire dalle Chiese e poi irradiarsi fuori delle nostre mure”ha affermato il pastore.
Questo progetto è stato già tentato a maggio dal Consiglio ecumenico delle Chiese. Le due realtà ortodosse di ucraina e russia sono in aperto contrasto.
Divise dalla guerra, si accusano a vicenda di una vicinanza con il nemico e di prendere l’una i fedeli dell’altra. Ma, il Consiglio, che si compone di oltre trecento denominazioni cristiane di matrice ortodossa o protestante, vuole fortemente questa missione di pace.
Possibili aperture e allentamento delle tensioni
Secondo il vescovo luterano non occorrono prese di posizioni ideologiche, ma vere e proprie occasioni di incontro.

Mentre in Ucraina si assiste a forti tensioni tra le Chiese ortodosse che si esplicano in scontri davanti ai luoghi di culto, ci sono anche invasioni di monasteri, sacerdoti che vengono espulsi e accuse di collaborazionismo.
I primi tentativi già sperimentati hanno dato risultati positivi, ci sono stati segnali di apertura incoraggianti.
Proporre un summit, una tavola rotonda attorno alla quale le Chiese ortodosse di Russia e Ucraina possono sedersi è stata illustrata anche a Papa Francesco che l’ha accolta favorevolmente e ha incoraggiato il progetto.
Bedford-Strohm auspica che anche una rappresentanza vaticana possa collaborare e prendere parte. Da Mosca è giunta la volontà di dialogare e anche da Kiev la risposta è stata positiva.
L’incontro dovrebbe svolgersi ad ottobre a Ginevra, che è la sede del Consiglio e si pone come una sede neutra che può così favorire la riuscita dell’impresa.
Dopo un primo confronto con il patriarcato di Mosca e la Chiesa ucraina singolarmente si procederà ad un incontro congiunto.

Non c’è certezza della completa riuscita, ma sottolinea il pastore “Non possiamo non provarci. E mettiamo tutto nelle mani di Dio”.