È da sempre il libro più letto al mondo. Ma come è composta la Bibbia e chi l’ha scritta? Quali differenze tra Bibbia cristiana ed ebraica.
Il termine Bibbia viene dal greco antico βιβλίον nella sua forma plurale e vuol dire semplicemente libri. Non è il frutto di un solo uomo né è stata composta in una sola epoca.
Bisogna distinguere tra la Bibbia ebraica e quella cristiana composte diversamente. Quella ebraica si compone di 39 libri ed è suddivisa in tre parti.
C’è la Torah, che siginifica Legge ed è formata da 5 testi: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio.
Poi c’è la parte chiamata Nebiìm in cui si trovani i 21 libri dei Profeti suddivisi in anteriori ed esteriori. L’altra parte è poi detta Ketubim che vuol dire Scritti e sono 13 libri.
La Bibbia cristiana è suddivisa in due macro sezioni: Antico e Nuovo Testamento che sono composte rispettivamente da 46 e 27 libri.
La parte relativa all’Antico Testamento per per la religione ebraica come per quella protestante comprende 39 libri con differenti canoni.
Per i cristiani cattolici e ortodossi invece sono 46 : 5 volumi del Pentateuco, 18 volumi dei Libri Profetici, 16 volumi di Libri Storici, 7 volumi dei Libri Sapienziali.
Autori e generi letterari della Bibbia
Sono quattro le lingue con cui è stata composta la Bibbia: ebraico, aramaico, koinè e greco. Si presume che sia stata composta tutta, Antico e Nuovo Testamento nell’arco di 1500 anni.
Gli autori sarebbero circa 40. Ispirata da Dio che ha guidato le menti degli autori, è un lavoro gigantesco con scrittori di diversa provenienza e condizione tra cui, solo per citarne alcuni si può ricordare il profeta Isaia, il sacerdote Esdra, gli evangelisti tra cui Giovanni che era pescatore e Matteo che faceva l’esattore delle tasse.
Ma anche Mosè, pastore, Paolo che era tessitore di tende e Luca che faceva il medico. Nel vasto panorama di testi antichi ci sono poi tutta la serie di manoscritti biblici, che sono copie di testi differenti della Bibbia ebraica.
Ci sono i manoscritti apocrifi, testi che non sono stari ritenuti canonici e attendibili, così come i manoscritti settari che sono documenti con la descrizione di credenze e norme di gruppi della maggioranza ebraica.
Tra il 1947 e il 1956 sono stati rinvenuti degli antichissimi manoscritti ebraici trovati all’interno delle Grotte di Qumran in Cisgiordania e conosciuti come i Rotoli del Mar Morto.
Si tratta di 900 documenti tra i quali sono presenti anche testi della Bibbia ebraica. Il tempo di composizione è stato fissato circa tra il 150 a.C. e il 70 d. C. e sono attribuiti alla setta ebraica degli Esseni.
Nella Bibbia si trovano diversi generi letterari: c’è il genere storico in cui c’è un acontestualizzazione. Si parla poi di genere profetico in cui sono presenti esortazioni da parte di profeti inviati da Dio.
Troviamo anche il genere sapienziale con preghiere, meditazioni e proverbi, ma anche poemi. Il genere legislativo che fornisce dettagli sociali e religiosi e per finire quello apocalittico che mostra la superiorità del disegno di Dio sugli eventi storici.
La Bibbia aiuta anche a ricostruire il passato, in uno stretto legame con l’archeologia, svelando un rapporto tra le fede e la storia dell’umanità denso e fitto.