Si parla di angelo e di arcangelo: qual è la differenza tra loro? Cosa si conosce dalle Sacre Scritture al riguardo? Ecco le differenze.
Angeli e arcangeli non sono uguali, si potrebbe dire. Possiedono una potenza differente. Dai testi sacri si può comprendere molto di questa realtà spirituale.

Il termine arcangelo deriva dal greco ed è composto dalla partola àrchein che ha il significato di ordinare, comandare, e ànghelos che letteralmente vuol dire messaggero.
L’arcangelo può essere perciò considerato il capo degli angeli. Il compito di messaggero, e quindi di annunziatore, di ambasciatore, di portavoce della volontà di Dio è proprio dell’angelo.
Nel Nuovo Testamento si trova la parola arcangelo per due volte. Nella Prima Lettera di San Paolo ai Tessalonicesi c’è scritto espressamente “Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’Arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo“.
Ma anche nella Lettera di Giuda viene citato l’arcangelo ed uno in particolare, l’arcangelo Michele : “ L’arcangelo Michele quando, in contesa con il diavolo, disputava per il corpo di Mosè, non osò accusarlo con parole offensive, ma disse: Ti condanni il Signore!“.
Angeli, arcangeli e gerarchia angelica
In realtà la Sacra Scrittura chiama arcangelo soltanto Michele, è stata poi una prassi associare come arcangeli anche Raffaele e Gabriele che vengono ricordati insieme nella memoria liturgica.

Considerando gli angeli ci si chiede se anche Lucifero, l’angelo ribelle e caduto, fosse un arcangelo. La risposta è no, era un cherubino, lo si evince dalla lettura di alcuni passi biblici.
In Isaia 14,12 che dice “Come mai sei caduto dal cielo, Lucifero, figlio dell’aurora? Come mai sei stato steso a terra, signore di popoli?“, e in Ezechiele 28,14 che ne fa esplicito riferimento “Eri come un cherubino ad ali spiegate a difesa; io ti posi sul monte santo di Dio e camminavi in mezzo a pietre di fuoco“.
Il libro dell’Apocalisse tratta espressamente la realtà angelica e parla dello scoppio di una guerra nel Cielo. Michele e i suoi angeli, quindi lui, arcangelo, a capo di una schiera angelica combattono contro il drago schierato con il suoi angeli.
“Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il Diavolo e Satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi Angeli” (Ap 12, 7-9) conclude così il brano, con la vittoria degli angeli di Dio.
Figure che hanno sa sempre affascinato si crede all’esistenza degli angeli in diverse religioni e nell’arte hanno avuto un posto molto importante, raffigurati in molteplici modi.
Tra gli angeli semplici da non dimenticare è la figura dell’Angelo custode che ha il compito di stare accanto a ciascuna anima per tutto il tempo della sua vita con la funzione di proteggere, custodire, aiutare.

Un sostegno invisibile e sempre presente che Dio ha voluto mettere affianco ad ognuno per supportarlo nel combattimento spirituale di cui è fatta la vita.