Monache mummificate al centro del nuovo programma di Alberto Angela. Noos , la conoscenza svela i segreti del Monastero di Fara Sabina.

Il nuovo programma scientifico “Noos – l’avventura della conoscenza”, condotto da Alberto Angela su Rai Uno, avrà come tema nella puntata inaugurale le ricerche sulle monache mummificate del monastero delle clarisse eremite di Fara Sabina.
Il progetto di ricerca è stato avviato a Forlì, in Emilia Romagna, e collega i territori di Sabina e Forlì. Nel monastero di Fara Sabina sono custoditi 17 corpi incorrotti di suore mummificate, considerate tra le fondatrici del monastero del XVII secolo.
Le monache sono legate a importanti famiglie romane come i Farnese e i Barberini. Il servizio per “Noos” è stato realizzato da Lorenzo Pinna, giornalista, con la collaborazione dell’operatore Marius Dasz e il supporto della giornalista Tiziana Rambelli.
Noos indaga sulle monache mummificate di Fara Sabina

Le riprese sono state effettuate sia nei laboratori del corso di Laurea di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna, presso la sede di Forlì, sia nelle sale del Monastero di Fara Sabina. Inoltre, sono state visitate anche le sale del Museo del Silenzio.
L’obiettivo del servizio era quello di raccontare gli studi effettuati sulle monache mummificate. Noos è andato di persona a sincerarsi dell’aspetto veritiero sullo strano caso che, ancora oggi, pone molti interrogativi sulla strana faccenda.
Secondo il dottor Mirko Traversari, questa serie di mummie delle monache di Fara Sabina non è ancora inclusa nei contributi che elencano le collezioni più importanti di corpi mummificati antichi in Italia. Inoltre, non è mai stata oggetto di uno studio scientifico sistematico.
Nel monastero delle Clarisse eremite, sono presenti le monache mummificate. I corpi sono intatti e si pensa che fossero le fondatrici del convento.
Questo mistero, nel monastero di Fara Sabin,a è affascinante e suscita grande curiosità. La scoperta delle 17 consorelle risalenti a 400 anni fa, ha portato le monache a compiere ulteriori studi scientifici per comprendere la loro origine e importanza storica.
È straordinario come questi corpi siano rimasti conservati nel corso dei secoli, sfidando il deterioramento naturale. La decisione delle monache di collocare i corpi in un’urna di vetro e di vestirli con gli abiti dell’ordine testimonia il rispetto e l’importanza che attribuiscono a questi resti mummificati.

È un’occasione unica per esplorare la storia e la tradizione del monastero e per svelare il mistero di queste monache mummificate che hanno lasciato un segno indelebile nella storia religiosa della regione. Spesso le consorelle pregano davanti alla teca: sono figure di valore spirituale.