Parroco di Cancello Scalo lascia l’incarico, nuovo capitolo per la piccola chiesa di provincia. Don Giuseppe De Rosa si dimette, previsto un cambio di gestione al più presto.

Don Giuseppe De Rosa ha presentato le sue dimissioni: il parroco di Cancello Scalo lascia l’incarico dal suo ruolo di buon pastore, nella chiesa di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori nella piccola frazione del comune di San Felice a Cancello. La notizia è stata comunicata attraverso una lettera inviata dal vescovo Antonio Di Donna.
Nella missiva al prelato, si fa riferimento alla richiesta del prete, di avere un periodo di riflessione sul suo ministero. Il vescovo chiede preghiere per lui, per la diocesi e per la comunità di Cancello, sottolineando anche l’importanza del silenzio.
Nel frattempo, il vescovo ha nominato don Carmine Passaro come Amministratore parrocchiale di Cancello, che inizierà il suo nuovo incarico a partire dalla domenica successiva, il 2 luglio. Sua eccellenza ringrazia don Carmine per aver accettato questo servizio in un momento delicato per la comunità e invita tutti a sostenerlo.
Don Giuseppe De Rosa chiede un periodo di riflessione: dimissioni da parroco di Cancello Scalo

Cosa è successo di grave ad aver determinato la decisione maturata del religioso? Un gruppo di fedeli della comunità di Cancello Scalo ha scritto una nota ufficiale, indirizzata al Papa e ai vescovi delle diocesi campane, esprimendo preoccupazione e denunciando la mancanza di intervento da parte del vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna.
Nel messaggio, si afferma che la comunità è afflitta da divisioni, conflitti e mancanza di unità, nonostante i continui appelli dei fedeli per essere ascoltati. Si critica la mancanza di azione e di presa di posizione da parte del vescovo Di Donna, che viene descritto come colui che si lava le mani e ignora i problemi della comunità.
I fedeli invitano alla comprensione e sperano che le loro preoccupazioni possano finalmente essere prese sul serio.
Ciò che risalta nella lettera, esprime la frustrazione e l’indignazione nei confronti di un sacerdote che viene accusato di abusare del suo ruolo e di comportarsi in modo contrario ai valori della chiesa. Si sottolinea la mancanza di intervento e di responsabilità da parte delle autorità ecclesiastiche.
Di fronte alle azioni del sacerdote, tutto tace e si critica la chiusura di occhi e orecchie, di coloro, che avrebbero il potere di intervenire.
C’ anche chi invece sta dalla parte di don Giuseppe, infatti sono state raccolte circa 1500 firme accompagnato da uno scritto in cui si esaltano le qualità pastorali e umane del religioso nel mirino:
Il nostro Parroco, don Giuseppe, in primis, si è sempre adoperato per il bene comune, con generosità e carità cristiana, sollecitando, con delicatezza, la partecipazione alla condivisione.

A loro detta, il parroco si è sempre speso bene e si è adoperato per i poveri e i meno abbienti, come da sempre suggerisce papa Francesco. Al momento la sua richiesta di lontananza è stata accolta.