Gesù, ti sei mai chiesto perché viene chiamato Figlio dell’Uomo? Rispondiamo a questa domanda, spiegando l’origine del nome

All’interno del Vangelo, con frequenza, Gesù viene appellato con Figlio dell’Uomo: ragion per cui oggi proveremo a spiegare che cosa significa davvero e il perché di tale scelta. Iniziamo con il dire che molto spesso Gesù la utilizzava per riferirsi a se stesso. Partendo da una analisi, riscontriamo Figlio dell’Uomo ha una derivazione aramaica e significa umanità oppure anche singolo essere umano.
Figlio dell’Uomo all’interno dei diversi Vangeli

Come si menzionava in precedenza, è possibile ravvisare questo appellativo all’interno dei diversi Vangeli: iniziamo dall’Antico Testamento dove viene utilizzato per indicare l’umanità o l’essere umano. Ad esempio in Daniele vi è un versetto che cita uno simile a un figlio d’uomo: quest’ultimo è colui che riceve l’autorità e il regno direttamente da Dio. Di conseguenza, ritornando al concetto precedente, Gesù menziona in questo modo se stesso e dunque come il Messia.
Ma analizziamo ancora il libro di Daniele in quanto sorge un dubbio rispetto all’espressione e di conseguenza si figlio d’uomo voleva significare essere una figura a sé stante. Proseguiamo con il Vangelo secondo Giovanni dove l’appellativo vuole indicare Gesù come colui che è inviato da Dio e si collega anche alla sua morte. Anche in questo caso vi è un’interpretazione delle fonti che suggerisce che Gesù utilizzava questo termine per auto-definirsi.
Inoltre secondo gli storici Figlio dell’Uomo può avere anche un altro tipo di valenza e di conseguenza essere utilizzato da Gesù proprio per ricalcare l’aspetto della sua umanità e identificarsi quindi con l’intero genere umano. Un’altra fetta di studiosi, invece, lo vede, come accennato in precedenza, ad un richiamo al Messia che vuole svelare la sua identità divina. E ancora, può essere pensato in relazione alla sua missione di salvare l’umanità.
L’importanza nella teologia cristiana

Possiamo sostenere, dunque, che questo appellativo è molto importante per la teologia proprio perché identifica la figura di Gesù, rappresentando la non solo come il Messia (figura di giudizio legata al regno), ma anche come colui che si sì guarda come essere umano e che vive le sue relazioni con l’umanità.