Obolo di San Pietro: raccolti 107 milioni di euro di donazioni nel 2022

Obolo di San Pietro sostiene Chiese locali e iniziative di evangelizzazione. La raccolta fondi è utile per istruzione e aiuto umanitario.

Obolo di San Pietro raccolta
Aiuto umanitario(Canva-riscossacristiana.it)

Le entrate complessive dell’Obolo di San Pietro, nel 2022, sono state di 107 milioni di euro. Di queste, 43,5 milioni sono arrivati tramite donazioni raccolte durante la solennità dei Santi Pietro e Paolo, offerte dei fedeli e lasciti ereditari.

Gli altri 63,5 milioni provengono da proventi finanziari e altre entrate. Il rapporto annuale sottolinea che è stata realizzata una significativa plusvalenza di circa 50,3 milioni di euro grazie alla vendita di beni immobili del Fondo Obolo di San Pietro.

L’Obolo di San Pietro, è una raccolta di offerte annualmente organizzata dalla Chiesa cattolica per sostenere le opere di carità e le attività del Papa. Questa tradizione risale all’antichità ed è basata sull’idea che i fedeli donino un’offerta per sostenere il Papa.

Le offerte raccolte, vengono utilizzate per finanziare progetti di assistenza ai più bisognosi, opere di carità, iniziative di solidarietà, sostegno alle Chiese locali in situazioni di necessità, diffusione del messaggio evangelico e altre attività pastorali.

Le entrate dell’Obolo di San Pietro verso gli aiuti umanitari e in tutte le necessità

raccolta fondi
Papa Francesco (foto da Instagram-riscossacristiana.it)

Le donazioni possono provenire da fedeli singoli, diocesi, fondazioni, ordini religiosi e altri enti che desiderano contribuire alle opere del Papa e alla missione della Chiesa cattolica nel mondo.

Nel 2022, dei 43,5 milioni di euro raccolti,  il 63% è arrivato dalle diocesi, il 29% da fondazioni, il 5,5% da offerenti privati e il 2,5% dagli ordini religiosi. Tra i paesi che hanno maggiormente contribuito, gli Stati Uniti hanno fornito il 25,3% (11 milioni di euro), seguiti dalla Corea del Sud con l’8% (3,5 milioni) e l’Italia con il 6,7% (2,9 milioni).

Altri paesi che hanno dato, significativamente, includono il Brasile con il 3,4% (1,5 milioni), la Germania con il 3% (1,3 milioni) e la Francia con il 2,8% (1,2 milioni). Nel 2021, gli Stati Uniti, l’Italia, la Germania, la Corea del Sud e la Francia erano stati i principali contributori.

Nel 2022, le uscite dell’Obolo di San Pietro, sono state di 95,5 milioni di euro. Di questi, 16,2 milioni sono stati destinati all’assistenza diretta ai più bisognosi, di cui 10,6 milioni per progetti sociali, 3,3 milioni per il sostegno alla presenza evangelizzatrice delle Chiese locali in situazioni di necessità.

Oltre un milione e mezzo di euro è stato impegnato in Ucraina per il sostegno alla popolazione colpita dalla guerra.

I restanti 77,6 milioni di euro sono stati destinati a sostenere la Missione apostolica del Papa e finanziare le attività di servizio di 70 Dicasteri, enti ed organismi, le cui spese totali ammontano a 383,9 milioni di euro. L’Obolo di San Pietro copre il 20% di queste spese, pari a 77,6 milioni di euro.

In particolare, l’Obolo copre 31,7 milioni dei 158 milioni destinati al sostegno delle Chiese locali in difficoltà e contesti di evangelizzazione, 8,6 milioni dei 42,7 milioni destinati alla diffusione del messaggio, 7,3 milioni dei 36,2 milioni destinati alle nunziature apostoliche e 2,2 milioni dei 10,7 milioni destinati alle istituzioni accademiche.

sostentamento clero
Città del Vaticano(foto da pixaby-riscossacristiana)

L’Obolo di San Pietro rappresenta quindi una forma di solidarietà e sostegno finanziario alla Chiesa cattolica e alle sue attività a livello globale. Le offerte raccolte vengono gestite con trasparenza e utilizzate per aiutare coloro che si trovano in condizioni di bisogno e per promuovere valori di carità e giustizia sociale.