C’è un peccato tra tutti che può risultare imperdonabile: ne parla espressamente Gesù. Ecco di cosa si tratta.
La misericordia di Dio è infinita e non ci sono peccati che non possono essere perdonati se il pentimento è vero e sincero. Gesù nel Vangelo parla però di un peccato che non sarà perdonato.

In Matteo 12, 31 Gesù dice: “Ogni peccato e ogni bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito Santo non sarà perdonata. E chiunque avrà parlato contro il Figlio dell’uomo sarà perdonato; ma chiunque avrà parlato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato né in questo secolo né in quello futuro.”
Cosa vogliono dire esattamente queste parole? Che cos’è la bestemmia contro lo Spirito Santo, che non verrà perdonata?
Sono interrogativi su cui anche Sant’Agostino si è interrogato fortemente arrivando a dire che in tutte le Sacre Scritture non c’è forse un problema più grave e più difficile.
All’apparenza sembrerebbe che la questione si pone in contrasto con la misericordia di Dio che è sconfinata. Ma non è così.
I grandi dottori della Chiesa hanno discettato per comprendere se la bestemmia contro lo Spirito Santo si riferisse letteralmente contro la terza persona della Trinità o nei riguardi di tutte e tre.
Si è cercato di comprendere anche se il riferimento fosse al peccato contro la bontà di Dio in quanto è l’attributo dato allo Spirito Santo mentre al Padre si attribuisce la potenza e al Figlio la sapienza.
Il peccato contro lo Spirito Santo: il rifiuto della Grazia
C’è un’altra interpretazione che è quella risultata più calzante. Il peccato contro lo Spirito Santo è legato all’impenitenza finale.

Si tratta del rifiuto della Grazia di Dio che opera attraverso lo Spirito Santo. Nei sacramenti, come in quello della Riconciliazione in cui avviene la remissione dei peccati, è lo Spirito ad operare e il suo rifiuto costituisce un peccato che non può essere perdonato per un motivo molto semplice.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica al punto 1864 espressamente rivela: “La misericordia di Dio non conosce limiti, ma chi deliberatamente rifiuta di accoglierla attraverso il pentimento, respinge il perdono dei propri peccati e la salvezza offerta dallo Spirito Santo. Un tale indurimento può portare alla impenitenza finale e alla rovina eterna“.
Non si tratta quindi letteralmente di un peccato che Dio non perdona, ma che non può perdonare perché non è richiesto, non è voluto dalla libera volontà dell’uomo, che lui rispetta.
L’imperdonabilità quindi non è da parte di Dio, ma è causata dall’uomo. Non si può però mai dare un giudizio esterno riguardo l’anima di qualcuno pur sapendo che ha rifiutato Dio.

A questo riguardo San Tommaso ha affermato che neanche questo rifiuto impedisce all’onnipotenza e alla misericordia di Dio di trovare la via del perdono e della guarigione. Solo lui conosce veramente il cuore dell’uomo e il suo giudizio è imperscrutabile.