Fortemente commovente la lettera che Giacomo, un ragazzo di 13 anni solo al mondo ha scritto ai medici dell’ospedale che lo ha accolto.
Ci sono situazioni di sofferenza che fanno crescere più velocemente e sviluppare sentimenti che colpiscono e commuovono.

È il caso di Giacomo, nome di fantasia, un ragazzo di soli 13 anni che nella vita si ritrova ad essere completamente solo al mondo. Una condizione estremamente difficile da affrontare a tutte le età, in particolare quando si è in un età in cui c’è bisogno della guida e della protezione di una famiglia.
Giacomo oltre alla sua condizione di solitudine e di mancanza di affetti si è trovato a dover vivere un ricovero in ospedale ed è lì all‘Ospedale Pediatrico Santobono Pausilipon di Napoli che ha trovato calore e accoglienza.
Ospitato in attesa di esser trasferito in una struttura di accoglienza per minori ha trovato nei sanitari del nosocomio calore umano e affetto e ha voluto ringraziarli con una commovente lettera.
“Siete la famiglia che non ho mai avuto e sempre sognato”
Lo scritto è stato reso pubblico nel profilo Instagram dell’Ospedale che ha voluto pubblicare queste bellissime parole perché toccano il cuore di tutti e con il preciso intento che storie così, di quelliche sono considerati il più delle volte, invisibili, vengano a galla.

La lettera denota una grande maturità ed è colma di gratitudine e di affetto, sentimenti che il ragazzo esprime per coloro che lo hanno aiutato, che gli hanno dato insegnamenti e che sono stati per lui la famiglia che non ha e che ha sempre sognato.
Ecco qualche stralcio delle sue parole: “Cari dottori, vi voglio ringraziare per tutto quello che avete fatto tutto questo tempo per me. Mi avete fatto sentire a casa e mi avete regalato anche qualche momento di felicità nonostante la mia situazione“.
Sono parole di grande gratitudine di chi ha ricevuto e ha accolto quel bene che gli veniva dato come fonte vitale, essenziale.
“Ormai per me siete diventati come una famiglia, una famiglia che non ho mai avuto ma che ho sempre sognato e voi questo sogno me lo avete realizzato“, sono parole che fanno comprendere quando dolore c’è dietro e quanto bene può arrivare nei modi più inaspettati.
In lui c’è la speranza di rimanere sempre nel cuore degli altri, di legami che non si spezzano: “Vi ringrazio infinitamente per tutto quanto e spero che non mi dimenticherete mai anche se andrò via, rimarrete sempre nel mio cuore e spero di avervi dato qualche soddisfazione“.
Giacomo sa di dover andar via da lì anche se non vorrebbe lasciare quegli affetti che gli hanno riempito la vita. Ma pieno della forza che anche la giovane età contribuisce a dare dice: “affronterò con tanta forza e coraggio e che non dimenticherò tutti gli insegnamenti che mi avete dato“.
È una storia che mostra quanto la vicinanza e il calore umano possano aiutare e sollevare dalle situazioni di più atroce sofferenza.

Ci sono situazioni invece in cui si può scivolare negli abissi della depressione e uscirne è solo una grande grazia, come è accaduto ad Ivana Spagna.