In quali casi non viene celebrato il funerale ad una persona

In quali casi non viene celebrato il funerale ad una persona? Vediamo le differenze tra funerale religioso e funerale laico 

In quali casi non viene celebrato il funerale ad una persona
Funerale (Foto da Canva-riscossacristiana.it)

La pratica della sepoltura vede le sue origini nell’antichità quando molte culture erano solite credere nell’esistenza di un aldilà o di un mondo fatto di spiriti: proprio per questo motivo l’atto di seppellire i corpi era visto come l’unico modo per consentire al defunto di poter avere una nuova vita altrove. Sebbene siano molto diversi da credenza a credenza, tendenzialmente sono accomunati dalla presenza di offerte come cibo o preziosi.

Casi esemplificativi sono quelli degli egizi e degli antichi romani che erano soliti tumulare il cadavere nelle piramidi o in costruzioni di pietra. Un aspetto molto importante vede la pratica della sepoltura essere particolarmente influenzata non solo dal contesto culturale e dalla religione, ma anche dalla società, dalle tradizioni delle diverse popolazioni. Il filo conduttore e la possibilità di poter onorare e rendere omaggio al defunto.

Le differenze

Lutto
Funerale (Foto da Canva-riscossacristiana.it)

Oggi, l’aspetto di cui vogliamo parlarvi vede le differenze sostanziali che ci sono tra un funerale religioso e un funerale civile. Iniziamo subito col dire che quest’ultimo è riservato a coloro i quali non sono credenti e non hanno alcun tipo di legame con nessuna religione: ragion per cui è scelto dagli atei o degli agnostici. Di conseguenza non vi sono delle leggi che regolamentano questa pratica, ma solo il cosiddetto buonsenso.

Anche per quel che riguarda la gestione organizzativa, questa è assolutamente libera ed è a discrezione di coloro i quali gestiscono la cosa. Fatta eccezione della presenza di un testamento, dove sono esplicitate tutte le volontà del defunto che vengono rese note ai familiari e ai cari più vicini. A partire dal 1997 è stato stabilito che ogni Comune in Italia deve avere delle sale adeguate per la celebrazione di funerali laici.

In una grande città come Roma sono stati pensati anche tre locali dedicati: stiamo parlando del Tempietto egizio, il Verano e il cimitero di Prima Porta a Ostia. C’è un po’ più di difficoltà nelle piccole province, dove non è ancora possibile usufruire di questa possibilità. Dunque, altra domanda molto gettonata è la seguente: chi si occupa di officiare un funerale laico? Non dovendo essere presente un presbitero, sono due le alternative contemplate.

L’organizzazione del funerale laico

Cimitero
Cimitero (Foto da Canva-riscossacristiana.it)

Può occuparsi della celebrazione un amico o un parente stretto che sceglie le parole più giuste per dare conforto alla famiglia dello scomparso; come si menzionava in precedenza, grandi comuni hanno a disposizione degli operatori specializzati in questo tipo di funzione. Essendo un funerale laico vi è la possibilità di poter scegliere ciò che si preferisce per quanto riguarda gli arredi o la musica.

Sia nel funerale religioso che nel funerale laico uno degli aspetti più importanti riguarda senza alcun dubbio il rispetto e la volontà della persona scomparsa a prescindere da quello che sia il suo credo.