Il 5 luglio è la memoria liturgica di Sant’Antonio Maria Zaccaria , medico e fondatore dell’ordine dei Barnabiti.
Ha isituito una pratica di devozione di estrema importanza quale l’adorazione eucaristica perpetua, ed è una personalità di grande spessore spirituale e umano.

Antonio Maria Zaccaria nacque a Cremona nel 1502. Apparteneva ad un’agiata famiglia di origine genovese e dopo aver compiuto i primi studi si trasferì a Padova dove studiò sia filosofia che medicina.
Voleva curare sia le ferite dell’anima che quelle del corpo, per questo si interessò ad entrambe le discipline. Dopo la laurea in medicina intraprese anche studi di teologia e successviamente lasciò il suo ambulatorio e divenne sacerdote.
Voleva stare il più possibile vicino alle persone sofferenti e capì che il Signore voleva che lui fosse medico delle anime più che dei corpi.
Si narra che mentre celebrava una messa fu visto dai presenti circondato da un’aureola celeste. Diventò cappellano e consigliere della contessa Ludovica Torelli a Guastalla e poi dopo alcuni anni si trasferì a Milano.
Era lì quando scoppiò una drammatica crisi a causa dello scisma protestante. Cercò di risvegliare molte coscienze assopite e desiderava un clero più fervente.
Addolorato per la corruzione che imperversava nella Chiesa pensò a come cercare di porre rimedio.
La nascita dell’ordine dei Barnabiti e l’idea dell’adorazione perpetua
Insieme a due amici decide di fondare la Società del Clero Regolare di San Paolo, una società di sacerdoti con una regola, dei particolari voti e una grande devozione per San Paolo.

Poiché officiavano nella chiesa di San Barnaba a Milano furono detti Barnabiti che è il nome con cui li si conosce ancora oggi.
La nuova famiglia religiosa fu approvata dai Papi dell’epoca. In seguito Antonio Maria Zaccaria fonda anche un ordine femminile, la Congregazione delle Angeliche con l’aiuto della contessa di Guastalla.
Ha collaborato alla preparazione del Concilio di Trento e insieme agli altri padri barnabiti andavano per le strade e le piazze della città predicando contro il malcostume e invitando alla conversione.
Ebbero un largo seguito. Inoltre si dedicava all’assistenza ai poveri e ai bisgonosi e all’istruzione dei giovani. Si adoperò molto per riportare la pace a Guastalla quando la città era in crisi e poi morì il giorno 5 luglio all’età di soli 36 anni.
Lo si ricorda anche per aver promosso e sviluppato alcune pratiche devozionali. Propagò la pratica delle Quarantore e soprattutto volle ideare la pratica dell’adorazione eucaristica perpetua.

Adorare Gesù nel SS. Sacramento non solo per un tempo limitato ma perennemente per tutto il giorno attraverso turni di preghiera tra le persone è una pratica importante e ed estremamente benefica che c’è tutt’ora e che è nata proprio dall’intuizione di questo santo.