È buona consuetudine e importante gesto cristiano procedere alla benedizione della casa da parte di un sacerdote sia quando già si abita che quando è nuova.
Benedire la casa ha un importantissimo significato e valore cristiano. Così come si usa far benedire al prete vari oggetti oltre alle persone, anche la casa, nuova o già abitata rientra in ciò che è bene riceva la benedizione.

Letteralmente benedire significa “dire bene”. Da parte dei sacerdoti, ministri di Dio, la benedizione assume il valore di “parola efficace”, segno di bene e di pace.
La tradizione della benedizione della casa ha origini lontane. Gesù stesso diceva ai discepoli di portare la pace nelle case per mezzo della benedizione portando così protezione.
La Chiesa ha accolto questo invito e ha esteso le benedizioni oltre alle case, alle persone e agli oggetti ed esiste un apposito testo che si chiama Benedizionale con le varie formule di rito per le diverse occasioni.
La benedizione ha la funzione di dar protezione e tenere lontani gli influssi del maligno testimoniando e pronunciando la fede in Dio.
Per questo è importante che avvenga la benedizione solitamente annuale nelle case e se si acquista una casa nuova richiedere una benedizione appena si va ad abitare.
Come viene fatta la benedizione delle case
Si tratta di un sacramentale che si differenzia dai sacramenti. Mentre questi vengono direttamente da Dio attraverso lo Spirito Santo, i sacramentali sono istituiti dalla Chiesa, corpo mistico di Cristo, con il fine di ottenere dei benefici spirituali.

Nel Benedizionale al punto 723 si trova il preciso riferimento alla benedizione delle case e si specifica che quando i fedeli richiedono questo rito il parroco con i suoi collaboratori devono acconsentire alla richiesta volentieri.
Il momento è anche un’occasione di incontro per rendere grazie a Dio insieme. Il rito può essere usato dal sacerdote o dal diacono, ma in alcuni casi può essere anche il laico a dare una benedizione alla sua casa.
Si spiega che è importante che per quanto riguarda la benedizione di una nuova casa siano presenti le persone che ci abitano.
Generalmente, secondo quanto attiene al Benedizionale il rito comincia con un canto o con una pausa di raccoglimento. Poi si prosegue con le preghiere che pronuncia il sacerdote o il diacono e una breve lettura della Parola di Dio.
Alla preghiera si fa seguire l‘aspersione con acqua benedetta, altro importante sacramentale. La formula di benedizione che viene pronunciata è “Ravviva in noi, Signore, nel segno di quest’acqua benedetta, il ricordo del Battesimo e l’adesione a Cristo Signore, crocifisso e risorto per la nostra salvezza. Amen” (Benedizionale, n. 456.466).

Nel rito romano la benedizione delle case solitamente segue il periodo pasquale, nel rito ambrosiano è tradizione la benedizione nel tempo di Natale.