Nella scelta del nome da dare al proprio figlio come bisogna orientarsi e soprattutto si può decidere di chiamarlo Gesù o è vietato?
Scegliere il nome per un figlio è una cosa importantissima. Tra i tantissimi nomi possibili la scelta è sempre soggettiva e risulta da motivazioni che possono essere le più varie.

Si può puntare su un nome che piace per il suono oppure si preferisce dare al proprio figlio un nome che abbia un particolare significato.
Molti nomi sono scelti in omaggio a persone della famiglia o a Santi che si amano particolarmente. Un tempo era abbastanza diffusa l’usanza di chiamare i figli con il nome del Santo del giorno di nascita, soprattutto quando non si avevano le idee molto chiare e non si sapeva cosa decidere.
Poteva anche capitare, nelle famiglie numerose, che si mettessero come nomi i numeri in base all’ordine di nascita: Primo, Secondo, Terzo e così via.
Per chi è cattolico i nomi appartenenti ai Santi o il nome di Maria, con tutti i titoli con cui viene chiamata, sono la scelta più comune.
C’è però un nome che in Italia non viene quasi mai usato mentre in altri Paesi, in particolare in America Latina è abbastanza diffuso, ed il nome di Gesù.
È possibile chiamare il proprio figlio Gesù
Alla sensibilità italiana chiamare il proprio figlio con il nome del Signore appare alquanto strano e si sembra come fosse inopportuno e irriverente.

Può apparire come una mancanza di rispetto, un’espressione di megalomania e non è assolutamente in uso. Ma al di là della sensibilità e dei gusti sorge la domanda: è vietato dalla legge o addirittura può costituire un peccato?
La Chiesa non considera un peccato mettere il nome di Gesù a un figlio, infatti lo si fa in altri Paesi. Anche per quanto riguarda la legge italiana è consentito.
La legge stabilisce determinate regole sui nomi che possono essere dati ai figli. Sono assolutamente vietati nomi che possono risultare ridicoli e irriverenti, che possono complicare la vita del bambino con irrisioni e ingiurie.
Non è possibile abbinare a certi cognomi nomi che ricalchino quelli di personaggi storici che potrebbero provocare vergogna o essere oggetto di derisione come nel caso di Benito Mussolini o Adolf Hitler.
Allo stesso modo anche personaggi della letteratura che potrebbero causare irrisione come ad esempio Conte Dracula o Annibal Lecter.
Sono esclusi anche i nomi di fantasia, i nomi contrari al sesso del bambino e non possono essere messi più di tre nomi.
Se si volesse aggiungerne degli altri non costituiscono però valore legale e non risulteranno nei documenti. In casi contrari l’anagrafe si rifuterà di registrare i bambini e se i genitori insistono dovrà informare la Procura della Repubblica che dovrà fornire un giudizio in merito.
È quindi possibile, se si vuole dare al proprio figlio il nome di Gesù, che viene festeggiato il 3 gennaio nella memoria liturgica appunto del Santo Nome di Gesù, che nel martirologio romano ha questa espressa definizione: “Santissimo Nome di Gesù, il solo in cui, nei cieli, sulla terra e sotto terra, si pieghi ogni ginocchio a gloria della maestà divina“.

Un modo per appellare Gesù è Figlio dell’Uomo: c’è un significato ben preciso dietro questo appellativo di profondo valore teologico.