6 luglio, Santa Maria Goretti: vergine e martire

Un esempio di virtù cristiana: Santa Maria Goretti e la sua testimonianza di fede. La martire della purezza e del perdono, luce della santità. Canonizzata in presenza del genitore.

Maria era devota a Gesù
Il corpo della santa(Instagram-riscosscristiana.it)

La storia di Santa Maria Goretti è toccante e rappresenta un esempio di santità e virtù cristiana. La sua vita fu segnata da una profonda fede e da un coraggio straordinario nel difendere la sua purezza.  È considerata una martire  perché difese la sua castità contro l’aggressione sessuale di un giovane vicino di casa di nome Alessandro Serenelli.

Nacque il 16 ottobre 1890 a Corinaldo. Dopo la morte di suo padre, la sua famiglia si trasferì a Le Ferriere, dove viveva la famiglia Serenelli. Qui ebbe il suo tragico epilogo.

Crebbe in una famiglia modesta, ma profondamente cristiana. Orfana di padre, divenne un pilastro di sostegno per la sua famiglia, aiutando sua madre con le faccende domestiche e contribuendo all’educazione dei suoi fratelli.

A soli dodici anni, il 16 giugno 1901, Maria ricevette per la prima volta la Comunione, un evento di grande gioia per lei. Nonostante la sua giovane età, era notevole per la sua semplicità e per la sua purezza angelica. Si preparò come la più felice delle sposine per ricevere spiritualmente Gesù.

Santa Maria Goretti e la sua capacità di perdonare il suo aggressore

dimora dei Goretti
Casa dove viveva a Corinaldo(Instagram-riscossacristiana.it)

Luigi e Assunta Goretti erano persone laboriose e devoti cattolici. Diedero un esempio di fede e virtù ai loro figli, inculcando in loro valori morali solidi. i fratelli si amavano e avevano ricevuto una buona e cristiana educazione, nella libertà della virtù e del rispetto reciproco.

Il 5 luglio 1902, mentre Maria aveva 11 anni, Alessandro Serenelli tentò di violentarla. In un acceso scambio di parole, l’adolescente, turbato dagli istinti bassi e accecato dalla rabbia, colpì la giovinetta virtuosa per ben quattordici volte con un coltello.

La giovane Maria, nonostante le ferite mortali, non proferì lamento e sopravvisse per alcune ore. Durante quel tempo, non emise sfogo di dolore, ma pregò e perdonò il suo aggressore. Prima di morire, alla presenza attonita e sofferente dei presenti, la piccola santa esclamò:

« Sì, lo perdono; lo Perdono di cuore e spero che anche Dio lo perdoni, perché lo voglio con me in Paradiso ».

Il ragazzo, dopo un periodo iniziale di impenitenza, si convertì e si pentì del suo crimine. Scontò la sua condanna in prigione e successivamente entrò in convento come fratello laico dei Frati Minori Cappuccini. Spesso fu visto nelle processioni per omaggiare la ragazza degna di fede e onore.

Maria Goretti è stata canonizzata nel 1950 da Papa Pio XII. È considerata la patrona dei giovani, delle vittime di abusi sessuali e dei poveri. La sua vita e il suo martirio sono stati un esempio di virtù cristiane e di coraggio nella difesa della castità. La sua storia ha ispirato molte persone in tutto il mondo.

la piccola Marietta con i fratelli
Foto di Maria Goretti all’epoca(Instagram-riscossacristiana.it)

La sua vita testimonia, la forza della fede, l’amore per il prossimo e il coraggio di difendere i valori cristiani anche di fronte all’avversità più grande, ne hanno fatto un’icona spirituale molto amata.